Vendola scioglie le ultime riserve, sfiderà Bersani e Renzi alle primarie

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Vendola scioglie le ultime riserve, sfiderà Bersani e Renzi alle primarie

02 Ottobre 2012

Il governatore della Puglia, Nichi Vendola, sceglie il web per comunicare urbi et orbi ciò che era abbastanza evidente da tempo: e cioè la sua candidatura alla leadership del centrosinistra. Adesso è ufficiale: «Per scacciare il fantasma del Monti bis e trasformare le primarie, da ennesima faida di partito a occasione di svolta per il Paese, ci vediamo al Mav di Ercolano, sabato 6 ottobre alle 18. Accetto la sfida: per vincerla», si legge sul profilo facebook di Vendola e sul suo sito. Sarà un percorso tutto in salita per Nichi, visto che i sondaggi lo danno, per ora, al 14 per cento, dietro al segretario del Pd, Pierluigi Bersani, e al sindaco ‘rottamatore’ di Firenze, Matteo Renzi.

Tra i candidati che si contenderanno il primato in casa centrosinistra c’è anche Bruno Tabacci, per l’Api di Rutelli e altri nomi restano tutt’ora in bilico, nell’attesa che vengano definite anche le regole delle primarie.  Ma la sfida, prevedibilmente, sarà a tre. Da una parte Nichi, a rappresentare una sinistra radicale di stampo post-comunista che nutre nostalgia per le vecchie ideologie e le porta avanti con una buona dose di populismo e facendo leva sui nuovi mezzi di comunicazione. Dall’altra Bersani e Renzi, il vecchio e il nuovo del Pd, l’uno riformista ma influenzato dalle vecchie logiche dello scontro ideologico, l’altro promotore di una visione più vicina al modello socialdemocratico e di una politica post-ideologica.

"Per me è una bella giornata – il commento a caldo di Bersani – l’ho sempre detto che era positivo che Nichi partecipasse: così allarghiamo la base popolare. Nella competizione daremo assieme una risposta corale. Quindi saluto con sincera soddisfazione la scelta di Vendola".

Il leader di Sel ha rotto gli indugi smentendo dunque l’ipotesi di una sua rinuncia per favorire la vittoria del segretario Bersani – che si sta battendo nel Pd per confermare l’allenza con Vendola – su Matteo Renzi. Il governatore della Puglia aveva fatto balenare l’idea di un suo passo indietro con la motivazione che il duello tra Bersani e Renzi aveva il sapore di una resa dei conti all’interno del Pd. Invece, alla fine, ha deciso di sciogliere le ultime riserve.

Dall’esito di questa sfida, evidentemente, dipenderanno i futuri equilibri del centrosinistra. Ma da come andranno le cose dipenderà anche, e i pugliesi questo lo sanno bene, il futuro della regione. Che, a dire il vero, già da diverso tempo non sembra più rappresentare una priorità per il suo governatore, troppo impegnato a giocarsi la propria personale partita per Palazzo Chigi. Ma questa, è un’altra storia.