Vendola scommette sul “pacifista” Prodi

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Vendola scommette sul “pacifista” Prodi

14 Aprile 2013

Nichi Vendola spezza una lancia per Romano Prodi, evocando il "metodo Boldrini" che ha permesso una convergenza di voti tra Pd e 5 Stelle nelle elezioni dei presidenti di Camera e Senato, "abbiamo rotto un tabù, cerchiamo il contatto con i 5 Stelle dove ci sono energie fresche", anche se non è chiaro dove sia la freschezza della candidature Prodi al Quirinale.

Ma il bello arriva nella parte successiva della dichiarazione di Vendola, "Serve un custode della pace e del lavoro" dice il leader di Sel. In un momento storico dove si rischia "una guerra nucleare", serve una figura in grado di "far tornare in campo la vocazione pacifista del nostro Paese sancita dall’art. 11 della Costituzione".

Già tremavano al pensiero del voto per il rifinanziamento delle missioni all’estero, Afghanistan in testa, con un eventuale governo sinistrorso-grillesco. Adesso apprendiamo che il prossimo inquilino del Quirinale dovrebbe essere "pacifista" e magari fare da pontiere tra il pazzoide regime comunista nordcoreano, il suo tutore cinese e le le democrazie che gli stanno attorno sempre più preoccupate.

Sarà uno spettacolo godersi la politica estera di un governo simile, spalleggiato da un presidente della Repubblica del genere.