Venezuela. Il governo avvia la nazionalizzazione del metallurgico
22 Maggio 2009
di redazione
Il peso dello Stato continua ad aumentare nell’economia venezuelana perché l’amministrazione di Chávez vuole ridurre il settore privato e promuove un piano di espansione statale. Ad affermarlo è il quotidiano El Universal che spiega come il settore attualmente rappresenti quasi il 30 per cento del Pil.
Secondo il giornale, dal 2006 ad oggi le nazionalizzazioni hanno riguardato diversi settori, come gli idrocarburi della regione dell’Orinoco, l’elettricità, le telecomunicazioni (Cantv), la Sidor (siderurgica), alcune aziende di cemento, qualche compagnia alimentare.
Nelle ultime due settimane sono passate nelle mani dello Stato ben 76 aziende che prestano servizi esterni all’indotto petrolifero. Gli ultimi espropri riguardano tre impianti per la compressione del gas, di proprietà dell’americana Williams Companies.
Per El Universal, tutto questo fa parte della strategia prevista nel documento "Linee generali del piano di sviluppo economico e sociale della nazione".
Il presidente venezuelano Hugo Chávez ha oggi parlato alla nazione invitando gli operai a denunciare tutti i possibili atti di corruzione nella gestione delle compagnie: "I lavoratori venezuelani daranno una lezione al mondo".