Venezuela. Militari cubani, è scontro Chavez-opposizione
26 Aprile 2010
di redazione
La presenza di militari cubani nelle forze armate del Venezuela ha aperto un nuovo fronte di scontro tra il governo ‘bolivariano’ e l’opposizione anti-Chavez. Anche se del tema si parla a Caracas ormai da tempo, ad innescare le polemiche è stato lo scorso venerdì il generale in ritiro ed ex capo della protezione civile, Antonio Rivero, il quale ha denunciato la presenza in Venezuela di militari cubani "al di là del consentito", sottolineando inoltre le "situazioni di scontro" rilevate tra uomini delle forze armate dei due paesi.
I militari cubani sono presenti «nella sicurezza di Stato, un’area strategica», oltre che in un commando di franchi tiratori, ha sottolineato Rivero, ricordando che in qualche caso sono gli uomini inviati dall’Avana a dare gli ordini. A rispondere a Rivero, pur senza citarlo esplicitamente, è stato durante la trasmissione radio Alò presidente lo stesso Chavez. "Lo vedo e mi provoca tristezza", ha detto Chavez, Rivero è rimasto "irretito" dai nemici del governo di Caracas ed è diventato uno "squallido" oppositore: è finito "nell’eterno giochetto nemico" sulla presunta "cubanizzazione" delle forze armate venezuelane. "Di quale cubanizzazione stiamo parlando?: i cubani in realtà ci stanno aiutando", ha subito rilanciato, il leader ‘bolivariano’, ricordando che prima del suo arrivo al potere, "erano gli yankee che inviavano" i loro militari: a Caracas, gli americani avevano "ufficiali, capi delle accademie e gestivano segreti che noi (i militari venezuelani, ndr.) non avevamo: mancava solo che facessero loro le nomine".
Chavez ha nel contempo annunciato un aumento salariale, retroattivo dal 1/o aprile, pari al 40% per tutti gli ufficiali della Fanb, Forza armata nazionale ‘boliviariana’. Caracas e L’Avana hanno da tempo un accordo che prevede l’invio di petrolio venezuelano nell’isola, che fornisce a sua volta al paese di Chavez migliaia di maestri e medici, in diversi progetti sociali del governo. Tra i due paesi sono numerose infine le intese in altre aree, quali le telecomunicazioni e la sicurezza.