Venezuela: Referendum costituzionale, Chavez rischia sconfitta

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Venezuela: Referendum costituzionale, Chavez rischia sconfitta

29 Novembre 2007

Sarà una battaglia cruciale per “la rivoluzione socialista” del presidente Hugo Chavez quella che si svolgerà domenica in Venezuela.

La battaglia ruota attorno al referendum sulle riforme costituzionali, che hanno creato una profonda spaccatura nel Paese sudamericano.

Le riforme, promosse da Chavez, gli garantirebbero la possibilità di essere rieletto a tempo indefinito, insieme al potere di proclamare lo “stato di eccezione illimitato” che sospende il diritto all’informazione, in caso di golpe, invasione, guerra o disastro naturale.

 Per le forze di opposizione sono misure che portano all’instaurazione di una dittatura totalitaria.

“Il mio solo obiettivo è quello di dare piú potere al popolo. Io non voglio niente per me”, ha detto Chavez, mentre nel Paese si moltiplicano le manifestazioni contro quella che viene definita “una dittatura alla cubana”.

 E gli ultimi sondaggi, diffusi dall’Istituto Hinterlaces, prevedono che sarà un voto sul filo di lana, con una possibile clamorosa sconfitta per il presidente. Il “no” alle riforme raccoglie il 46% delle intenzioni di voto, mentre il “sí” è al 45%.

Per la prima volta infatti anche nei quartieri poveri di Caracas, roccaforte dei sostenitori di Chavez, la popolazione non è pienamente convinta della bontà delle riforme. “Io voteró per il ‘no'”, dice ad esempio Sofia Valera, che all’Afp di descrive come una “vera ‘chavista’”.

“Questa storia di questo socialismo secondo cui bisognerebbe dividere tutto mi fa paura”, afferma la donna, una madre di famiglia di 38 anni. “E’ vero che questo presidente ha fatto molto per i poveri. Ma ora che posso comprarmi una casa non voglio che qualcuno me la prenda”.

“I poveri sono ancora per Chavez, ma vedono le riforme come una piaga. Hanno finalmente avuto accesso ai consumi, e non vogliono rinunciarvi ora per il socialismo”, spiega all’Afp il sociologo Igancio Avalos, professore all’Università centrale del Venezuela (UCV).

Secondo il progetto di Chavez, saranno riformati 69 dei 350 articoli della Costituzione. I principali cambiamenti riguardano la possibilità di Chavez di candidarsi senza limiti alle presidenziali, l’introduzione del diritto di voto a 16 anni, la promozione delle attività economiche “sotto i principi dell’economia socialista”, il divieto di privatizzare le imprese pubbliche, il controllo dello Stato sulle attività petrolifere del Paese e la riduzione della giornata di lavoro da otto a sei ore.