Verdini condannato a due anni, le reazioni di Salvini e Grillo
19 Marzo 2016
di redazione
La Procura di Roma ha condannato il senatore Denis Verdini a due anni di reclusione con l’accusa di concorso in corruzione nell’ambito di un processo legato agli appalti per la Scuola Marescialli di Firenze. La pena è stata sospesa. La condanna di Verdini ha riacceso la polemica dentro il Pd sul sostegno arrivato a più riprese dalla componente ALA dei verdiniani al Governo, come nel caso della fiducia sul ddl unioni civili.
"Noi non governiamo con Verdini. Poi le vicende giudiziarie sono tutt’altra cosa", risponde il capogruppo dem alla Camera, Ettore Rosato. Per i verdianiani in parlamento si tratta invece di una "sentenza già scritta, a fronte di un impianto probatorio del tutto insussistente. Oggi abbiamo purtroppo assistito all’enesimo atto di una giustizia politica che non si basa sul corretto confronto in aula fra accusa e difesa, ma che sostiene tesi precostituite portate fino in fondo anche se prive di fondamento giuridico".
La pensa diversamente il leader della Lega Nord, Matteo Salvini: "Non ho letto i documenti e non commento quello che non conosco", ma quello di Denis Verdini "è un modo di fare politica che meno mi piace sulla faccia della terra". Parlando a un convegno a Milano, Salvini ha commentato così la condanna di Verdini. "La politica legata agli affari non mi piace".
Ancora più duro com’era prevedibile Beppe Grillo: "Denis Verdini, l’ex coordinatore di Forza Italia ora accolto dal Pd, è l’ultimo arrivato nella grande famiglia dei condannati che siedono nel Parlamento italiano. Per decenza dovrebbe dimettersi il prima possibile", scrive il comico sul suo blog. "Le istituzioni continuano a essere infangate da questi personaggi utili solo per tenere in piedi un governo che non ha nessuna legittimazione popolare".