Verdini. Riflettori su un versamento di 2,6 mln
21 Luglio 2010
di redazione
L’indagine sull’associazione segreta che sarebbe stata messa in piedi dal faccendiere Flavio Carboni e dai suoi amici Arcangelo Martino e Pasquale Lombardi continua a concentrarsi su passaggi di soldi che avrebbero riguardato gli indagati, in particolare i politici.
La Guardia di Finanza punta a un versamento che sarebbe finito al coordinatore del Pdl Denis Verdini. In totale sono 2 milioni e 600 mila euro usciti dalla Società Toscana Edizione (Ste) che edita il Giornale della Toscana, pagati a lui e Massimo Parisi, responsabile della coalizione di centrodestra in Toscana. La segnalazione è arrivata dagli ispettori della Banca d’Italia da mesi impegnati a verificare l’attività del Credito Cooperativo Fiorentino di cui Verdini è presidente.
Agli inizi del maggio scorso sono arrivati documenti che provano un’uscita verso Verdini giustificata con un "acquisto quote relativo al 2005", ma i controlli dovranno adesso stabilire la reale natura di questo trasferimento. I magistrati ritengono che quei soldi versati a titolo di consulenza a Marco Mazarino De Petro, uno dei collaboratori (già coinvolto nell’indagine "Oil for food" e condannato a due anni per corruzione internazionale) del governatore Roberto Formigoni, siano in realtà la tangente destinata a un pubblico ufficiale che aveva il potere di agevolare la concessione della "commessa".