Veronica Lario conferma le indiscrezioni: “Voglio il divorzio da Berlusconi”

LOCCIDENTALE_800x1600
LOCCIDENTALE_800x1600
Dona oggi

Fai una donazione!

Gli articoli dell’Occidentale sono liberi perché vogliamo che li leggano tante persone. Ma scriverli, verificarli e pubblicarli ha un costo. Se hai a cuore un’informazione approfondita e accurata puoi darci una mano facendo una libera donazione da sostenitore online. Più saranno le donazioni verso l’Occidentale, più reportage e commenti potremo pubblicare.

Veronica Lario conferma le indiscrezioni: “Voglio il divorzio da Berlusconi”

03 Maggio 2009

La notizia era stata diffusa questa stessa mattina con le indiscrezioni di alcuni quotidiani, la Repubblica e la Stampa, che annunciavano ciò che era già nell’aria dopo lo sfogo del 28 aprile scorso, con l’atto di accusa di Veronica Lario sulle veline candidate per le europee e il "ciarpame senza pudore". Poi è arrivata la conferma della signora Veronica Lario della sua intenzione di divorziare dal marito, Silvio Berlusconi. 

La notizia dell’avvio della pratica di divorzio, confermata poco dopo dalla stessa Lario, ha avuto un effetto deflagrante. I cronisti si sono precipitati in via del Plebiscito per intercettare il premier in procinto di lasciare la Capitale. Frenetici contatti con lo staff del presidente del consiglio per avere informazioni, ma le bocche sono rimaste sigillate. Niente è filtrato. Tutti i collaboratori contattati dai cronisti si sono limitati a dire che non sapevano nulla che non avevano indicazioni sul da farsi.

Nel frattempo, di certo, Berlusconi è rimasto a consulto con i sottosegretari Gianni Letta e Paolo Bonaiuti, per decidere come fronteggiare la questione. Poi poco dopo le 11 l’auto del premier (all’interno anche il fratello Paolo Berlusconi) è uscita da palazzo Grazioli. I cronisti si sono avvicinati, ma Berlusconi ha fatto solo un cenno di saluto con la mano senza fermarsi per parlare con loro. Quindi è partito alla volta di Milano, dove si trova anche la moglie che, come è noto vive a Macherio (mentre Berlusconi ha la sua dimora alla villa di Arcore). Le uniche dichiarazioni rilasciate dal premier sono state: "È una vicenda personale che mi addolora, che rientra nella dimensione privata, e di cui mi pare doveroso non parlare".

Ora si attendono gli sviluppi di questa vicenda privata che, inevitabilmente investe anche la sfera pubblica, e politica. Sono infatti pesanti le affermazioni di Veronica Lario che, dopo la vicenda della partecipazione del marito al compleanno della diciottenne Noemi a Casoria, vicino Napoli, esce allo scoperto criticando, tra l’altro, le giovanissime frequentazioni attribuite a Berlusconi.

Veronica Lario afferma anche di aver tentato di "aiutare" suo marito e di aver "implorato coloro che gli stanno accanto di fare altrettanto, come si farebbe con una persona che non sta bene. È stato inutile". Da qui la decisione che non contempla ripensamenti: "Dopo 30 anni chiudo il sipario sulla mia vita coniugale, ma voglio farlo da persona comune e perbene, senza clamore. Vorrei evitare lo scontro".

Il matrimonio tra Veronica Lario e Silvio Berlusconi era stato celebrato nel dicembre 1990. La coppia ha tre figli, Barbara, Eleonora e Luigi.

Le reazioni del mondo politico sono varie e diverse. Durissime le dichiarazioni di Mario Adinolfi, della direzione nazionale del Pd, che ha detto: "Usciamo dall’ipocrisia e diciamolo chiaramente: il divorzio di Berlusconi è una questione politica ed è un’occasione per il Pd".

"Il presidente del Consiglio è accusato dalla persona che lo conosce meglio di essere ‘un uomo che non sta bene’ che ‘va con le minorenni’. Per la prima volta – prosegue – cala il sipario su un re che è nudo, su un tipo che si atteggia a imperatore ma in realtà è inconsistente come un uomo di cartapesta agli occhi di chi gli è stato vicino per trent’anni. In qualsiasi paese del mondo un elemento come questo sarebbe una questione politica". Pier Ferdinando Casini, leader dell’Udc, non ha voluto invece commentare e si è limitato a dire che "la scelta di Veronica di divorziare dal marito Silvio Berlusconi è sofferta e merita rispetto perché coinvolge non solo le persone ma anche i sentimenti e i figli".

"Veronica si conferma come il vero capo dell’opposizione". Lo afferma il critico d’arte Vittorio Sgarbi, sindaco di Salemi e canditato dell’Mpa alle europee, commentando l’annuncio del divorzio da Berlusconi da parte di Veronica Lario. "Per il leader di un partito che sostiene la famiglia e i valori cristiani, il fallimento del proprio matrimonio – aggiunge Sgarbi – è un fallimento politico. Capisco Berlusconi come nessun altro, ma esattamente per queste ragioni non mi sono mai sposato: chi è cristiano e si sposa deve sapere che il matrimonio è un sacramento e deve rispettarlo". "Con questo fallimento – conclude Sgarbi – lo strappo di Veronica rispetto ai valori politici e morali di Berlusconi e rispetto alla difesa dichiarata della famiglia, ne fa il vero capo dell’opposizione".