Vertice tra Berlusconi e Putin: “Entro 3 anni al via le centrali nucleari in Italia”

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Vertice tra Berlusconi e Putin: “Entro 3 anni al via le centrali nucleari in Italia”

26 Aprile 2010

Un incontro semi-privato per parlare soprattutto di economia ed energia quello tra il primo ministro Vladimir Putin, giunto ieri in tarda serata all’aeroporto di Malpensa, e il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi. Il vertice tenuto oggi a Villa Gernetto, che si è concretizzato nel rafforzamento del partenariato tra i due Paesi, specialmente per quanto riguarda lo sviluppo del nucleare e i rapporti commerciali. E’ proprio in questa sede che il premier italiano ha annunciato che i lavori per la prima centrale nucleare in Italia "saranno iniziati entro 3 anni", incassando anche il sostegno finanziario russo.

NUCLEARE. I colloqui hanno trattato “progetti di ampia scala nel settore energetico e dell’alta tecnologia, che riflettono il carattere strategico dei rapporti tra Russia e Italia”, dallo sviluppo delle infrastrutture al sostegno della ricerca. A conclusione dell’incontro, infatti, è stata sottoscritta un’intesa per la collaborazione nella costruzione di nuovi impianti di ricerca, sviluppo e innovazione tecnica per l’efficienza energetica che si avvalerà degli esperimenti realizzati dal professore Bruno Coppi e sostenuti da emeriti scienziati russi e italiani.

Particolarmente importante il dossier sulla creazione a Kaliningrad di un reattore termonucleare sperimentale “Ignitor”. La centrale sarà composta da due gruppi da 1.170 mw l’uno e utilizzerà la tecnologia di terza generazione Vver 1200. L’entrata in produzione è prevista tra il 2016 e il 2018. Una quota rilevante dell’energia prodotta sarà destinata ai vicini mercati europei, disegnando la mappa di nuove vie di distribuzione in Europa e nell’Europa orientale. Dal canto suo Enel studierà gli aspetti tecnici, economici e normativi del progetto per valutare condizioni e modalità della sua possibile partecipazione. L’avvio dell’esame congiunto di fattibilità del progetto potrebbe fare della società energetica italiana la prima compagnia straniera a essere coinvolta nella costruzione di una centrale nucleare in territorio russo.

“Abbiamo parlato molto del futuro dell’energia nel mondo – ha spiegato durante la conferenza stampa Berlusconi – e abbiamo siglato un accordo che può segnare una svolta per il nucleare. Un progetto che potrà cambiare gli scenari della produzione di energia per le generazioni future”. Poi è giunto l’annuncio del premier: i lavori per la prima centrale nucleare in Italia “saranno iniziati entro tre anni” e ha assicurato che il ministro Scajola è intenzionato a far partire i lavori entro questa legislatura. “Prima di individuare un luogo in cui realizzare una centrale nucleare, bisogna che cambi l’opinione pubblica italiana”, ha aggiunto il Cavaliere sottolineando che bisogna fare “una vasta opera di convincimento, guardando alla situazione francese”.

Sulla questione delle centrali nucleari in Italia, il presidente Putin ha fatto sapere che la Russia, attraverso le sue società, è pronta a garantire finanziamenti e collaborazione tecnologica per la costruzione di siti nel nostro Paese. In particolare, Putin ha garantito anche la disponibilità a fornire combustibile nucleare e poi riprendere le scorie per il trattamento. La Russia, ha ricordato ancora Putin, partecipa già in Paesi terzi alla produzione di energia atomica attraverso tali sistemi: “Se in Italia questi progetti si realizzeranno – ha assicurato – da parte russa ci sarà una vasta cooperazione”.

COMMERCIO. Oltre agli accordi sul nucleare sperimentale e le nuove tecnologie, l’obiettivo è quello di rafforzare l’interscambio tra i due Paesi: un rapporto calato nel 2009 a 32,9 miliardi di dollari contro i 52,9 del 2008. Durante la conferenza stampa, il premier russo ha auspicato che Russia e Italia ripristino i livelli pre-crisi della cooperazione economica. “Dobbiamo fare passi attivi – ha dichiarato il capo del governo russo nella conferenza comune con il premier Silvio Berlusconi – per ripristinare il livello della nostra cooperazione, abbiamo tutto per poterlo fare. In seguito alla crisi mondiale, l’interscambio si è ridotto del 38%. Normalmente – ha proseguito – si pensa che alla base della nostra cooperazione ci sia l’energia, e prevalentemente è così, però non è tutto ciò di cui ci occupiamo insieme”, ha aggiunto Putin ricordando la collaborazione nei settori metalmeccanico, chimico, dell’aviazione e dello spazio.

Con l’intesa di oggi è stato previsto un giro d’orizzonte sulle principali sinergie italo-russe da Fiat Sollers (il primo fuoristrada è stato già costruito e consegnato a Berlusconi che lo ha regalato al ministro La Russa due giorni fa), a Finmeccanica-Pirelli– Russian technologies e altre ancora da finalizzare come Alitalia-Aeroflot. Il presidente del Consiglio italiano, del resto, non ha mai nascosto l’intenzione di fare dell’Italia il principale partner europeo nell’interscambio con la Russia. Attualmente il nostro paese figura al quarto posto nel mondo per volume di interscambio con Mosca. Prima del nostro Paese ci sono la Germania (al primo posto), l’Olanda (al secondo) e la Cina (al terzo). Tenendo conto che il grosso dell’import-export con l’Olanda è legato al volume delle merci in transito l’Italia, dopo la Germania, risulterebbe già oggi il secondo partner commerciale europeo della Russia.

L’AQUILA. Ma nell’agenda del vertice c’è stato spazio per confermare il contributo russo alla ricostruzione de L’Aquila. Il primo ministro della Federazione Russa ha annunciato infatti lo stanziamento di 7,2 milioni di euro per la ricostruzione di Palazzo Andinghelli e della Chiesa di San Gregorio Magno a L’Aquila e ha accettato l’invito a presenziare la prima messa una volta conclusi i lavori. Il progetto era nato dall’impegno formulato da Mosca durante il G8 in Abruzzo.

SOUTH STREAM. Ma sul tavolo ci sono innanzitutto i rapporti bilaterali per l’energia, il nucleare e i rapporti commerciali. In primis, il progetto congiunto Italia-Russia del gasdotto South Stream (la compagnia creata nel 2008 da Gazprom ed Eni che dovrebbe entrare in funzione nel 2015 per trasportare 31 miliardi di metri cubi di gas naturale russo all’anno – attraverso il Mar Nero – in Bulgaria e poi in Italia ed Austria) dopo che sabato, a Vienna, il premier russo aveva raggiunto l’accordo con il presidente austriaco Werner Faymann, ottenendo anche dall’Austria il via libera al progetto. Lo scorso 15 maggio 2009 a Sochi, è stato aggiunto un memorandum, siglato in presenza di Putin e Berlusconi, per aumentarne la capacità sino a 63 miliardi di metri cubi. Una capacità poderosa che arriverebbe a coprire – se raggiunta – circa il 35% delle forniture di gas russo all’Europa. I lavori per la costruzione del gasdotto dovrebbero cominciare entro pochi mesi.

Ma i rapporti tra i due Paesi sono favoriti anche grazie alla nota amicizia personale che si è creata nel tempo tra Berlusconi e l’“amico” Putin. Nel 2008 l’allora presidente russo fu il primo ospite internazionale a salutare, a Villa Certosa, un Berlusconi appena rieletto. Memorabile l’incontro del 2003 a Mosca: la visita si concluse con un Berlusconi infagottato in una tuta termica con in testa un enorme colbacco che passeggiava nei boschi con Putin a -24 gradi. La foto fece il giro del mondo. “Nel corso della visita troverà seguito l’intenso dialogo politico che esiste tra i due capi di governo” ha riferito infatti nei giorni scorsi una fonte del governo russo a Ria Novosti, sottolineando e confermando “la tradizionale atmosfera costruttiva e di mutua fiducia tra i due capi di Governo”.

Non a caso al suo arrivo Putin è stato accolto dal premier in un clima di amicizia e cordialità. Dopo aver assistito all’esecuzione dei rispettivi inni nazionali da parte della banda dell’Arma dei carabinieri e aver passato in rassegna il picchetto d’onore interforze, i due capi di Governo si sono allontanati verso la residenza di Villa San Martino, ad Arcore, dove hanno avuto una cena riservata e informale.

Nell’incontro di oggi a Villa Gernetto in località Lesmo (la futura sede dell’"Università del pensiero liberale"), si sono tenuti invece i colloqui in forma più ufficiale. Oltre ai due capi di Governo, alle trattative erano presenti anche il ministro dell’Istruzione, Maria Stella Gelmini, Guido Bertolaso, il vice premier russo con la delega all’Energia, Igor Secin e il ministro dell’ Energia russo Sergey Shmatko. Fra gli imprenditori italiani che hanno partecipato all’incontro, Paolo Scaroni (ad dell’Eni), Fulvio Conti (ad dell’Enel), Marco Tronchetti Provera (presidente del gruppo Pirelli), e il presidente di Gazprom Alexej Miller. Sono stati anche presenti Vladimir Igorevich Kozin, capo del governatorato del presidente della Federazione Russa, Yury Viktorovich Ushakov, vice capo dell’apparato governo della Federazione Russa, Alexnder Vikthorovich Grushko vice ministro Affari Esteri, Andrej Vladimirovic Dementiev, viceministro dell’Industria e del Commercio, Sergej Nikolaevich Mazurenko viceministro dell’istruzione e Michail Valentinovich Kovalchuk, direttore del centro scientifico russo “Istituto di Kurchatov”.