Via Poma in Cassazione, 24 anni di processi e colpi di scena
25 Febbraio 2014
di redazione
Domani, la cassazione si pronuncerà sull’omicidio di Simonetta Cesaroni, la donna trovata morta nel suo ufficio a via Poma, a Roma, il 7 agosto del 1990. Sono trascorsi 24 anni dal delitto, e la cassazione dovrà decidere se confermare la assoluzione di Raniero Busco l’ex fidanzato della vittima. Nel 2012, la corte di assise d’appello di Roma ha assolto Busco per non aver commesso il fatto. Il processo a Busco inizio’ il 3 febbraio del 2010 dopo vent’anni dall’omicidio della Cesaroni. In primo grado, Busco era stato condannato a 24 anni di carcere. In un primo momento a essere fermato fu il portiere dello stabile di via Poma, Pietrino Vanacore che in seguito sarebbe stato scarcerato. Vanacore si suicidò negli anni successivi lasciando un biglietto in cui parlava di 20 anni di sospetti. Tra gli indagati anche il nipote dell’architetto Valle, Federico, che abitava nel palazzo, successivamente prosciolto.