Via studi di settore, spunta la “pagella” del contribuente
21 Ottobre 2016
Una delle novità della manovra dovrebbe essere l’addio agli studi di settore, che almeno nelle intenzioni è un provvedimento che arriverà con il decreto fiscale allegato alla manovra. Gli studi di settore dovrebbero essere superati e sostituiti con una sorta di pagella sulla fedeltà del contribuente con un premio finale: se si risulta sempre in regola, stop ai controlli e rimborsi più veloci.
Secondo il viceministro dell’Economia, Luigi Casero, il governo vorrebbe dimostrare che ”le imprese sono tutti uguali”, grandi e piccole, e che ”si abbandona una visione ideologica del fisco per passare a una visione pragmatica per lo sviluppo del paese”. Diverse categorie di professionisti, a partire dagli avvocati, usciranno completamente dal sistema studi di settore. Altre a quanto pare no.
Da segnalare il fatto che le nuove “pagelle” di affidabilità dovrebbero partire nel 2017, ma solo successivamente a intervenire dovrà essere il Ministero della Economia, stabilendo la possibile eliminazione dei controlli. Il Sole 24 Ore ha ricordato inoltre che nel 2009 furono le Sezioni unite della Cassazione ad affermare che i risultati degli studi di settore non bastano da soli per l’accertamento fiscale.