Viaggio bibliografico nella storia del liberalismo italiano
21 Agosto 2011
di redazione
La produzione storiografica sui liberali italiani, soprattutto per il periodo tra le due guerre, quello successivo alla caduta del fascismo, la resistenza, la fase costituente e la Repubblica, è largamente deficitaria. Per anni, i testi di riferimento sono stati A. Giovannini, Il partito liberale italiano, Nuova Accademia, Milano 1958 e A. Ciani, Il Partito liberale italiano da Croce a Malagodi, ESI, Napoli 1968. Sulla resistenza liberale gli unici contributi sono stati quelli di E. Camurani, già autore di una Bibliografia del PLI (Roma, 1968), La stampa clandestina liberale 1943-1945, Poligrafici, Reggio Emilia 1968, La delegazione Alta Italia del Pli, Forni, Bologna 1970, Il Partito iberale nella Resistenza, Fondazione Einaudi, Roma 1971, testi che tra l’altro hanno avuto una circolazione molto limitata.
Più recenti sono i contributi di S. Setta, Croce, il liberalismo e l’Italia post-fascista, Roma 1979 e S. Marelli, Storia dei liberali da Cavour a Zanone, Panozzo e Pantanelli, Pesaro 1981, mentre altri interventi riguardano aspetti specifici, come la vicenda de “Il Mondo” di Pannunzio: P.F. Quaglieni, Pannunzio e “Il Mondo”, Werner, Torino 1971; P. Bonetti, Il Mondo 1949/1966. Ragione e illusione borghese, Laterza, Roma-Bari 1975, G. Spadolini, La stagione de Il Mondo, Longanesi, Milano 1983, A. Cardini, Tempi di ferro. Il Mondo e l’Italia del dopoguerra, Il Mulino, Bologna 1992.
Ad una nuova stagione di studi appartengono il libro di A. Jannazzo, Il liberalismo italiano nel Novecento, pubblicato per Rubbettino nel 2003 e la raccolta di fonti per la storia del Partito liberale nell’Italia repubblicana, curata da Giovanni Orsina, che ad introduzione firma anche un lungo saggio sul «luogo politico» del Pli, un contributo importante per una guida alle principali risorse documentarie, compresi gli statuti e gli atti dei congressi e dei consigli nazionali dal 1922 al 1992, pubblicato sotto l’egida della Fondazione Einaudi di Roma, per i tipi Rubbettino. Tra le fonti per una storia dell’area liberale tra le due guerre è senz’altro da citare la pubblicazione nel 2003 del terzo volume del Carteggio di Giovanni Amendola negli anni 1919-1922, a cui fa seguito il volume relativo agli anni 1923-1924, pubblicato nel 2006, ambedue curati da Elio D’Auria per i tipi Lacaita.
La Fondazione Einaudi di Roma, sempre con Rubbettino, ha poi svolto una meritoria azione di recupero di alcuni testi dimenticati ma ancora di grande fascino come L’idea liberale di Panfilo Gentile, curato da Tarcisio Amato (2002); La folla. Seimila anni di lotta contro la tirannide di Guglielmo Giannini, con un dibattito su liberalismo e qualunquismo di Giovanni Orsina e Valerio Zanone e postfazione di Salvatore Setta (2002); gli Studi sul potere di Pompeo Biondi, con prefazione di Valerio Zanfarino e postfazione di Giulio Cattaneo (2004); Il regime liberale e l’avvento del fascismo di Olindo Malagodi, curato da Fulvio Cammarano (2005), I girondini del Novecento di Mario Vinciguerra, con presentazione di Antonio Carioti (2005), Guerra e dopoguerra. Ordine internazionale e politica delle nazionalità di Francesco Ruffini, curato da Andrea Frangioni (2007).
Ricordiamo poi i saggi di F. Grassi Orsini, I liberali e la guerra: “vecchia” e “nuove” generazioni a confronto, e di G. Nicolosi, Da “Primato” alla tradizione liberale: il breve viaggio attraverso la guerra, pubblicati per Rubbettino nel 2006 in La Seconda Guerra Mondiale e la sua memoria, per cura di P. Craveri e G. Quagliariello. Sempre nel 2006 sono da segnalare i contributi di G. Quagliariello, Il partito e la forma di governo nella riflessione dei liberali e degli azionisti nella stagione costituente, che si trova nel terzo volume de Valori e principi del regime repubblicano, pubblicato per Laterza e curato da Silvano Labriola e di P. Varvaro, Sul fascismo. Il pregiudizio anti-liberale nella costruzione del regime totalitario, per Rubbettino; così come sono da segnalare i saggi di A. Jannazzo sul PLI, di A. Cardini su Il partito de Il Mondo: liberali, terza forza, sinistra democratica, radicali, e di G. Nicolosi sul secondo Partito Radicale: idea di partito e organizzazione contenuti in I partiti politici dell’Italia Repubblicana, curato da G. Nicolosi e pubblicato sempre per Rubbettino.
Particolarmente vicina a queste tematiche è stata la rivista “Ventunesimo secolo”, che nel numero 5 (anno III, marzo 2004) dedicato a De Gasperi e la costruzione della democrazia, ha pubblicato un intervento di F. Grassi Orsini sul ruolo dei liberali nella crisi del III governo De Gasperi, I liberali, De Gasperi e la svolta del maggio 1947. Successivamente, nel numero 8 (anno IV, ottobre 2005) la sezione monografica è dedicata ai Liberali e la Repubblica. Una storia da scrivere, con saggi di F. Grassi Orsini, Riaprire il cantiere: i liberali dalla crisi del regime alla ricostituzione del partito (1925-1946), Paolo Varvaro, L’altra Italia della resistenza liberale, G. Nicolosi, L’interpretazione liberale della resistenza, R. Pertici, La crisi della cultura liberale in Italia nel primo ventennio repubblicano. Nel numero 12 (anno VI, febbraio 2007), dedicato al 1947, ancora F. Grassi Orsini affronta il tema del rapporto tra ordine pubblico e sistema politico italiano negli anni attorno alla Liberazione, con il saggio Guerra di classe e violenza politica in Italia. Dalla Liberazione alla svolta centrista (1945-1947), con ampi riferimenti alle conseguenze che il clima di illegalità ebbe sulla riorganizzazione politica delle forze liberali, soprattutto al centro-nord.
Una recente testimonianza di quanto sia cresciuto l’interesse nei confronti di questa area politica viene dai due volumi di recentissima pubblicazione dal titolo 1945-1946. Le origini della Repubblica, curati da Giancarlo Monina, che seguono un convegno promosso da un comitato presieduto dall’on. Zanone e tenutosi a Montecitorio il 30 e 31 maggio 2006 nell’ambito delle celebrazioni per il sessantennale della Repubblica, convegno che fu aperto alla presenza del presidente Giorgio Napolitano. I volumi contengono i saggi di Fabio Grassi Orsini, che affronta in modo più ampio il tema della Questione dell’ordine pubblico e lotta politica in Italia, di Giovanni Orsina, Transaltio imperii. La crisi del governo Parri e i liberali, di Christian Blasberg, La crisi del PLI. Il liberali tra CLN e qualunquismo, di Domenico Maria Bruni, con I partiti politici e la questione giuliana, che qui segnaliamo per l’ampio ricorso ad una fonte come «Risorgimento Liberale», di Gerardo Nicolosi, che si occupa di Liberali e resistenza con particolare riguardo alla questione del CLN, di Tommaso Piffer con un intervento su La politica delle Brigate autonome (1943-1945). Non meno rilevante è stato il contributo agli ultimi volumi del Dizionario Biografico degli Italiani, con le voci Panfilo Gentile e Alberto Giovannini (Roberto Pertici), Giuseppe Grassi (Gaetano Quagliariello), Roberto Lucifero, Giovanni Malagodi (Giovanni Orsina), Gaetano Martino (Gerardo Nicolosi). Altro momento da rilevare è la produzione editoriale promossa dall’Archivio Storico del Senato, che ha pubblicato i discorsi di Benedetto Croce, con un saggio di M. Maggi (Il Mulino, 2002), di Vittorio Emanuele Orlando, con una introduzione di Fabio Grassi Orsini (Il Mulino, 2002), di Gaetano Mosca, con un saggio di A. Panebianco (Il Mulino, 2003) e di Carlo Sforza, introdotti da E. Di Nolfo (Il Mulino, 2006) e il volume Giustino Fortunato e il Senato. Carteggio 1909-1930 (Rubbettino, 2003).
Segnaliamo inoltre il volume I liberali italiani dal’antifascismo alla Repubblica, di prossima pubblicazione per Rubbettino e curato da F. Grassi Orsini e G. Nicolosi, che raccoglie gli atti di due convegni svoltisi a Siena nel settembre 2004 e nell’ottobre 2006, con saggi di F. Grassi Orsini (Introduzione alla storia dei liberali italiani), L. Zani (Luigi Albertini e l’opposizione liberale in Senato nel 1924), T. Piffer (La resistenza liberale. Appunti per una ricerca), A. Jannazzo (L’ultima battaglia legale contro il fascismo. La campagna elettorale per le amministrative di Palermo del 1925) R. Pallini (La riorganizzazione del PLI nel dopoguerra), F. Stagno (La stampa liberale. Dal crollo del fascismo al 1948), L. D’Angelo (Fra liberalismo e socialismo: il Partito democratico del lavoro), Domenico Sacco (Forze politiche e antifascismo liberale in Basilicata), Liliana Sammarco (Il liberalismo in Sicilia. 1925-1961), Gerardo Nicolosi (Il nuovo liberalismo), Christian Blasberg (I liberali indipendenti e l’opposizione laico-democratica negli anni del centrismo), Eugenio Capozzi (La destra liberale e la segreteria Lucifero 1947-1948), Vera Capperucci (I liberali alla Consulta ed alla Costituente. Percorsi di ricerca), C. Ghisalberti (La Costituzione repubblicana e la tradizione liberale), Aldo G. Ricci (I liberali al governo 1944-1948), Luigi Compagna (Dai liberali e De Gasperi. Un passaggio di testimone?), Gabriella Ciampi (I liberali e la Pubblica Istruzione) , Emanuele Bernardi (I liberali e la riforma agraria), P. Varvaro (Liberali tra resistenza e ricostruzione), N. Raponi (Ispirazione ideale e sensibilità religiosa fra esponenti del liberalismo italiano del XX secolo), Elio D’Auria (Amendola liberale), Andrea Ungari (Alberto Bergamini e i liberali visti dai monarchici), Paolo Bonsi (Il PLI nelle pagine del Diario di Anton Dante Coda), Giampietro Berti (Novello Papafava. Dal liberalismo cattolico al cattolicesimo liberale), Antonio Cardini (Il liberalismo di Mario Pannunzio), Ester Capuzzo (Liberalismo ed ebraismo nell’esperienza di Eugenio Artom), Rosario Battaglia (Un liberale messinese: Gaetano Martino), Stefano Zappoli (Cultura politica di Guido Calogero), Giovanni Orsina (L’ascesa di Giovanni Malagodi alla segreteria del Pli), Michele Donno (I liberali italiani e il socialismo democratico di Giuseppe Saragat), Christine Vodovar (I liberali visti dai socialisti. Partner inconcepibili?).