“Viaggio da sola e mi ammazzano”, post contro femminicidio conquista web
12 Marzo 2016
Maria Coni e Marina Menegazzo, sono due turiste argentine uccise a fine febbraio, mentre viaggiavano insieme in Ecuador, da due uomini che le avevano ospitate. Guadalupe Acosta, una ragazza paraguaiana, non è rimasta in silenzio e ha scritto su Facebook: "Ieri mi hanno uccisa… ma peggio della morte è stata l’umiliazione che è venuta dopo", si legge nel post, che dà idealmente voce a Maria e Marina. "Non mi sono fatta toccare e mi hanno spaccato il cranio".
"Mi hanno accoltellato, lasciandomi morire dissanguata. Mi hanno avvolto in un sacco nero, sigillato con il nastro adesivo e il mio corpo è stato abbandonato sulla spiaggia, dove sono stata ritrovata dopo qualche ora". Avevano 22 e 21 anni Maria e Marina, ed erano in vacanza a Montanita. Secondo la polizia, erano rimaste senza soldi e avevano accettato l’offerta di due ragazzi di un posto dove passare la notte con loro. I due corpi sono stati ritrovati chiusi in un sacco.
"Se al nostro posto ci fossero stati dei ragazzi sarebbero state spese solo parole di cordoglio. Ma essendo una donna sono stata condannata perché non sono rimasta a casa". Con il suo post su Facebbok, Guadalupe chiede alle donne di alzare la voce e lottare "per tutte quelle cui hanno negato vita e sogni". "Lottiamo insieme, io con voi, con il mio spirito, e vi prometto che un giorno non ci saranno abbastanza sacchi per metterci tutte a tacere".
Il caso di Marina e Maria ricorda quello di Pippa Bacca, la donna uccisa a Gebze, in Turchia, da un uomo che le aveva dato un passaggio. Bacca stava realizzando la performance itinerante ‘Spose in viaggio’: avrebbe voluto attraversare in autostop 11 Paesi teatro di conflitti, vestendo un abito da sposa, per promuovere la pace e la fiducia nel prossimo. Il 31 marzo 2008 fu violentata e uccisa.