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Videochiamatevi!

25 Febbraio 2006

Romano Prodi e Giuliano Amato dovrebbero parlarsi di più. Magari ogni tanto una telefonata o una videochiamata per guardarsi negli occhi. Altrimenti rischiano, come sta accadendo in questi giorni, di apparire schierati su fronti opposti, di sembrare avversari piuttosto che alleati.

Prendete le loro ultime dichiarazioni seguite al lancio dell’Appello per l’Occidente di Marcello Pera.

Prodi utilizza un linguaggio inaudito per un leader politico e rispetto alle posizioni del Presidente del Senato dice: «Le velleità di Pera saranno azzerate». Secondo il candidato premier del centro sinistra infatti, la volontà espressa nell’appello di rafforzare l’identità e le tradizioni occidentali per meglio fronteggiare la marea montante del fondamentalismo, sarà «azzerata» dal fattore demografico che modificherà il rapporto tra italiani e immigrati nel nostro Paese.

Prodi sembra non preoccuparsene e non dice nulla su come governare questi fenomeni salvaguardando la nostra identità. Ma su una cosa dobbiamo dargli ragione: quando l’Italia e l’Europa saranno «islamizzate», «le velleità di Pera saranno – di certo – azzerate».

La dichiarazione di Prodi è così incredibile che farete fatica a trovarla sui giornali che fanno da balia alla sua campagna elettorale. Ne è rimasta però traccia sulle agenzie di stampa e sull’Avvenire.

Altra storia per Giuliano Amato che parla su un’ampia e ospitale pagina di Repubblica. Al giornalista che gli chiede se abbia ragione Pera con il suo appello, Amato risponde senza citarlo (sarebbe pretendere troppo) ma dice: «Io penso che abbia ragione chi sostiene che in questo frangente l’Europa si mostra spaventosamente debole e che, dopo gli episodi di violenza delle scorse settimane sulle vignette danesi non possiamo trascorrere le nostre giornate a chiedere scusa».

Mettendo a confronto queste dichiarazioni sembra che Amato sia pronto a firmare l’appello per l’Occidente e Prodi a darlo alle fiamme.

Per questo, forse, una telefonata per mettersi d’accordo non guasterebbe.