Visco è il nuovo Governatore di Bankitalia. Ha prevalso il buonsenso

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Visco è il nuovo Governatore di Bankitalia. Ha prevalso il buonsenso

21 Ottobre 2011

Ignazio Visco sarà il nuovo Governatore della Banca d’Italia. Napoletano, 62 anni, attuale vicedirettore generale di via Nazionale, succede al posto lasciato vacante da Draghi, nuovo presidente della BCE, dopo una lunga e tormentata vicenda che ha finalmente raggiunto, almeno in apparenza, il lieto fine auspicato.

Fino a poche ore prima della missiva inviata da Berlusconi, però, a regnare è stata l’incertezza, con i nomi di Vittorio Grilli e Lorenzo Bini Smaghi in testa alla lista dei papabili. Grilli, non è un mistero, era la prima scelta voluta dall’asse Bossi-Tremonti. Sarebbe arrivato dal ruolo di Direttore Generale del Tesoro e avrebbe rappresentato il braccio del Ministro dell’Economia alla Banca d’Italia. Bini Smaghi, membro del board della BCE, è sembrato per un attimo essere la prima scelta del Presidente del Consiglio, anche per via del delicato scontro nato con la Francia, per la sedia all’interno del consiglio della BCE, che Sarkozy vorrebbe venisse lasciata libera proprio dall’italiano per fare spazio ad un francese, in sostituzione del presidente uscente Trichet. Nell’elenco era inserito pure il nome di Saccomanni, vera e propria autorità all’interno della Banca, ma malvisto da Tremonti.

Alla fine, ha prevalso la linea del buonsenso. Visco, infatti, è un uomo della Banca, è ben visto dai vertici e può rappresentare un ottimo interlocutore tra via Nazionale e via XX Settembre. Si rinnova inoltre la prassi che a sedere sulla poltrona di Governatore sia un interno e non un “outsider”. L’unico caso di nomina di un esterno, infatti, fu proprio quella di Mario Draghi, chiamato a succedere a Fazio a seguito delle note vicende giudiziarie legate alla scalata di Antonveneta, nelle quali l’ex-governatore fu invischiato.

La nomina di un interno è importante perché rispetta il ruolo di indipendenza che la Banca d’Italia deve assumere nei confronti del mondo economico esterno. La nomina di Visco fa segnare anche un punto a favore di Berlusconi, per settimane accusato dalla stampa dell’opposizione di essere ostaggio delle continue minacce di Tremonti e prigioniero del perentorio ultimatum lanciatogli da Sarkozy sulla vicenda di Bini Smaghi, che avrebbe costretto il premier, sempre secondo certi giornali, a nominare Bini Smaghi alla guida della Banca. La nomina di Visco accontenta sicuramente gli “insider” di via Nazionale, il PDL, che vede con questa nomina un gesto di autorità del suo leader, e scontenta l’asse Tremonti-Bossi.

Visco assume il suo impegno in un momento estremamente delicato per il settore bancario. La crisi del debito pubblico si sta, infatti, propagando nuovamente al settore finanziario, i patrimoni delle banche si stanno riducendo, i corsi azionari del comparto sono estremamente vulnerabili, ed il rischio relativo alla detrazione nei portafogli di titoli junk è ancora troppo elevato. Proprio la capitalizzazione della banche è il tema caldo del momento tra i paesi dell’Unione, con la consapevolezza che servono soldi (molti) per rafforzare il sistema bancario ed evitare un nuovo credit crunch. Per il nuovo Governatore, il compito che lo attenderà nei prossimi anni non sarà certo agevole.