Visco, la ripresa procede stentata
27 Ottobre 2016
In Italia “la ripresa economica non si è interrotta ma rimane stentata”, parola del governatore della Banca d’Italia, Ignazio Visco. “Dopo la battuta d’arresto del secondo trimestre, – spiega – l’attività dovrebbe essere tornata a crescere lievemente nel terzo, come suggerito dai recenti dati sulla produzione industriale e dai sondaggi presso le imprese. Gli investimenti restano, anche e soprattutto da noi, il principale punto di debolezza. Pur in crescita dalla metà dello scorso anno, anche grazie a condizioni di accesso al credito divenute gradualmente più accomodanti, l’accumulazione di capitale è modesta nel confronto europeo e rispetto a quanto osservato all’uscita da precedenti episodi recessivi; in termini reali rimane sui livelli inferiori di quasi il 30% rispetto a quelli del 2017″.
Il governatore interviene poi sulla vendita delle quattro good Bank derivate dai fallimenti bancari dello scorso anno che “sta proseguendo secondo una procedura aperta, trasparente e non discriminatoria” e sulla gestione dei crediti deteriorati del sistema bancario.
In arrivo, a quanto pare, la cessione o cartolarizzazione, “nel prossimo futuro potrebbe essere ceduto o cartolarizzato un consistente ammontare di sofferenze. I tempi del complessivo processo di rientro non possono tuttavia essere eccessivamente compressi. I rischi che potrebbero sorgere lungo questo cammino saranno tanto minori quanto più efficaci saranno le politiche economiche per sostenere la ripresa”. Va comunque osservato, aggiunge Visco, che “la gran parte delle esposizioni deteriorate si concentra presso intermediari complessivamente in buone condizioni; non avendo la necessità di cedere immediatamente le sofferenze, essi potranno beneficiare di tassi di recupero più elevati rispetto a quelli impliciti negli attuali prezzi di mercati”.
Parallelamente “in alcuni casi gli interventi sul costo del personale” delle banche “potranno assumere dimensioni importanti”, secondo Visco. “Per contenere le ricadute sociali andranno utilizzati gli ammortizzatori sociali esistenti, le risorse del fondo di solidarietà di settore, per il quale è stata recentemente ampliata la possibilità di utilizzo e quelle che si renderanno disponibili con i prossimi interventi legislativi“.