Visco, rigore serviva ma ora ci vuole nuova Europa
01 Settembre 2013
di redazione
Il governatore della Banca d’Italia Ignazio Visco difende la gestione dei conti pubblici dei governi italiani negli ultimi anni, la recessione sul breve periodo è peggiorata ma il momento peggiore della crisi sembra passato. Visco chiede anche un rilancio delle politiche della Unione europea, oltre l’Europa dell’austerity, dei bilanci e delle banche. Per tenere dritta la barra dell’abbassamento del rapporto debito/pil, secondo Visco, l’Italia deve continuare a percorrere "un sentiero stabile di crescita" con "una decisa accelerazione nel processo di adeguamento ai cambiamenti geopolitici, tecnologici e demografici dell’ultimo trentennio". E cita Padoa Schioppa, serve "più Stato europeo, non meno moneta europea: senza l’euro l’Europa vivrebbe oggi giorni di catastrofe".