Visco vede la ripresa e il rating S&P “non è coerente”
20 Luglio 2013
di redazione
Al G20 di Mosca, il governatore della Banca d’Italia Visco è cauto. In Italia c’è "una fase di instabilità", politica e istituzionale, che rischia di annullare la possibilità di cogliere al volo la ripresa. "Per quel che riguarda il nostro paese questa situazione ha portato a una revisione del rating che può essere giudicata non coerente con i nostri fondamentali economici", dice Visco, citando espressamente le preoccupazioni Mario Draghi. Come dire, l’Italia non rischia il default ma per Visco un approccio politico confuso o troppo morbido, con sul grippone il debito al 130 per cento del Pil, avrebbe come effetto di allontanare la ripresa. Da qui alcune soluzioni concertate con il ministro della economia Saccomanni, strumenti finanziari per favorire investimenti a medio e lungo termine ed attrarre aziende in Italia. "Ci sono strumenti che possono essere tirati fuori dall’area dello shadow banking, il cosiddetto sistema bancario- ombra, dando loro una regolamentazione", ha detto il ministro Saccomanni, citando anche i "credit funds", Cassa depositi e prestiti, tutti strumenti che darebbero garanzie sulla tenuta del Paese facendolo ripartire. "Un paese uscito dalla procedura di deficit eccessivo, con una finanza pubblica in ordine e con la ripresa economica alle viste, potrebbe ottenere un merito di credito molto migliore", ha detto il ministro facendo riferimento al recente downgrading di Standard and Poor’s.