Vita da baby-squillo tra Parioli, Internet e giovinezza tradita

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Vita da baby-squillo tra Parioli, Internet e giovinezza tradita

03 Febbraio 2014

 Una tranquilla giornata da Baby-squillo. E’ sconvolgente il racconto fatto dalle minorenni che si prostituivano al quartiere Parioli di Roma, le "putti", come sembra le chiamassero i conoscenti. Inserivano annunci a sfondo erotico su Internet e potevano guadagnare cifre notevoli, fino a 600 euro al giorno. Una delle due ragazze ha snocciolato davanti a giudice, avvocato e psicologo le prodezze fatte con l’amica, "Non mi sono fatta mancare nulla, quello che guadagnavo lo spendevo per le cose che mi piacevano di piu’", ha detto la ragazzina. S’indaga anche sul caporalmaggiore dell’esercito Nunzio Pizzacalla che avrebbe indotto le due minori a prostituirsi, oltre che a farsi fotografare in pose sedi per inserire gli annunci su Internet. Il militare si sarebbe occupato anche della ‘logistica’ e della ‘amministrazione’ del traffico di prostituzione. Al vaglio degli inquirenti anche le posizioni della madre di una delle due ragazze e di alcuni clienti.