Vittime erasmus, ricorso contro archiviazione inchiesta

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Vittime erasmus, ricorso contro archiviazione inchiesta

15 Novembre 2016

Le famiglie delle vittime italiane dell’ incidente del bus Erasmus, avvenuto in Catalogna il 20 marzo, hanno fatto ricorso contro la decisione del giudice istruttore del tribunale di Amposta, vicino a Tarragona, di archiviare l’inchiesta penale. Il loro legale ha informato l’ambasciatore italiano in Spagna della presentazione del ricorso. Nell’incidente morirono 13 studentesse, sette delle quali italiane.

E’ stato depositato alla procura di Amposta, vicino a Tarragona, in Spagna il ricorso contro archiviazione   dell’inchiesta per l’incidente avvenuto lo scorso 20 marzo e nel quale hanno perso la vita tredici studentesse che stavano seguendo i corsi Erasmus, di cui sette erano italiane. Il ricorso è stato presentato dai legali delle famiglie delle vittime e chiede una riapertura dell’inchiesta che vedeva come indagato il conducente del pullman che nella notte di quel tragico 20 marzo stava trasportando gli studenti da Valencia a Barcellona. Soltanto pochi giorni fa il giudice istruttore (un magistrato che aveva appena preso l’incarico) aveva archiviato il caso suscitando scalpore e proteste da parte delle famiglie delle vittime.

“Siamo stupefatti e nuovamente sotto choc” aveva spiegato uno dei genitori delle vittime, Alessandro Saracino, padre di Serena, una delle ragazze scomparse. “Ci riserviamo di procedere legalmente in tutte le sedi competenti e chiederemo all’Unione Europea di prendere posizione sulla vicenda” aveva aggiunto. Un’intenzione mantenuta.

L’avvocato Cinzia Zanaboni che difende fra gli altri la famiglia di Elena Maestrini (una delle giovani che ha perso la vita) è stata ricevuta dall’ambasciatore italiano a Madrid: “Ho apprezzato molto come tutto lo staff dell’ambasciata sta seguendo con attenzione e competenza l’evolversi di questa vicenda” ha spiegalo il legale.