Facciamo finta che… facciamo finta che un esponente di Centrodestra si faccia fotografare davanti ad una gigantografia di Gerarchi Nazisti, con Hitler in primo piano, alzando il braccio destro nel tipico saluto fascista.
Chi firma questo articolo, avendo più volte giurato fedeltà come Ministro e Sottosegretario di Stato alla Costituzione della Repubblica, sarebbe in prima linea a condannare fermamente questo ignobile gesto, associato ad uno dei più famigerati criminali della storia dell’umanità.
Nella foto sotto il titolo vedete la foto postata su Facebook nel 2015 da Massimo Paradisi, attuale sindaco Pd di Castelnuovo Rangone, Provincia di Modena, nella quale Paradisi, al tempo semplice militante, si esibisce con il braccio sinistro alzato ed il pugno chiuso per salutare una gigantografia del compagno Giuseppe Stalin, un altro criminale colpevole di aver sterminato milioni di persone innocenti con esecuzioni capitali o semplicemente, come in Ucraina, facendoli morire di fame.
Alla Signora Giliola Zanni che osservava “oh, un po’ di Sinistra! Forse… Troppo!”, Paradisi replicava “Un po’ di ritorno alle origini non nuoce mai!”.
La cosa suscitò un po’ di polemica locale al tempo ma è tornata ieri sui giornali modenesi perchè un altro ex sindaco Pd di Castelnuovo, Carlo Bruzzi, ha ripubblicato su Facebook quella foto per il compleanno di un compagno con tanto di altra foto del loro impegno alle cucine del Festival dell’Unità.
Ieri Paradisi ha lamentato l’intrusione nel suo profilo privato e precisato “chi mi conosce sa che la mia stessa storia è una storia di ferma condanna politica per qualsiasi violenza, quale sia il soggetto che che la commette” ed ha aggiunto “la storia del Partito Comunista italiano che per tanti della mia generazione coincide con la vita politica di Enrico Berlinguer, è una storia segnata dalla scelta della democrazia e dalla condanna dei crimini commessi anche dall’URSS”.
Nel frattempo la pagina Facebook di Paradisi si è riempita di messaggi di solidarietà con il sindaco compreso quello di un noto sindacalista Pd che con un fotomontaggio ha aggiunto la sua immagine a quella di Stalin nel manifesto dei capi comunisti.
Insomma sarebbe come se amministratori ed ex amministratori di Fratelli d’Italia facessero circolare le loro foto con il saluto romano, con sullo sfondo le immagini di Hitler e Mussolini, ed alle proteste rispondessero che questo non c’entra nulla con il loro definitivo approdo alla democrazia.
Premesso che il Parlamento Europeo ha unito in un’unica condanna nazifascismo e comunismo, Enrico Letta e i dirigenti del Pd non hanno nulla da dire su questa esibizione di foto con il pugno chiuso davanti all’immagine di Stalin, che esponenti del Pd continuano a far circolare?