Voto in giunta giovedì, Letta incontra Alfano
10 Settembre 2013
Il governo al cardiopalma continua. Il relatore nella giunta del Senato, Augello, ha ritirato le pregiudiziali della disfida, "proponendo di convalidare l’elezione di Berlusconi", dice la vicepresidente della Giunta, la piddina Pezzopane. Il giorno fatidico del voto si sposta in avanti, verso la fine della settimana, quando giovedì inizieranno gli interventi dei senatori. Il Pdl chiede senza troppi giri di parole che Berlusconi non decada da Senatore.
Ieri, mentre i giornali davano l’esecutivo agli sgoccioli, Letta incontra Alfano e i ministri del Pdl, commentando "Andiamo avanti, si può". Berlusconi annulla la riunione dei gruppi parlamentari. Il countdown si ferma. M5S alterato per i "giochetti" è la controprova che dopo l’esaltazione piddina di ieri – Alfano si è detto "esterrefatto" per il comportamento del Pd – è venuto il momento di riflettere seriamente sul da farsi. Per trovare quella "procedura" che il relatore Augello giustamente ha definito complicata visto che un pezzo della giunta, forse per nostalgia, si muove come se il parlamento fosse un’aula di Tribunale.
Certo Epifani a Matrix non aiuta, dicendo che bisogna "tirare una riga e pensare all’interesse del paese" e confermando che il partito non indietreggia sulla linea del piave della decadenza. "Pur di eliminare per via giudiziaria lo storico nemico politico, preferiscono mettere in ginocchio il Paese", aveva detto Alfano in mattinata. Il più pessimista è il leghista Maroni: "Siamo arrivati al ‘redde rationem". Ma le cassandre ancora per una notte si tacciono, un altro giorno è passato e il governo resta ancora in piedi.