Voto storico nei Paesi Baschi: i nazionalisti perdono la maggioranza
02 Marzo 2009
di redazione
La scorsa è stata una notte di febbre elettorale in Galizia e nei Paesi Baschi. Le regionali di ieri hanno infatti portato ad un duplice sconvolgimento del quadro politico, in elezioni che sono state anche una rivincita sulle politiche del marzo scorso fra Josè Luis Zapatero e il leader del Partido Popular Mariano Rajoy.
Nel Paese Basco, i partiti nazionalisti hanno perso la maggioranza assoluta al parlamento regionale basco, secondo i dati definitivi diffusi questa notte a Vitoria, sede del governo regionale. Il Partito nazionalista moderato Pnv del Lehendakari uscente Juan Josè Ibarretxe ottiene 30 seggi su 75 nel nuovo parlamento, il Partito socialista basco (Pse) 24, il Pp 13, Ea due, Eb uno, Aralar quattro, l’Upyd uno.
Lo spoglio dell’ultimo 1% dei voti espressi ha portato ad uno spostamento di un seggio dal Pse a Eb. Insieme i partiti nazionalisti (Pnv, Ea, Eb, Aralar), con 37 seggi, non raggiungono la maggioranza assoluta (38). Insieme i tre partiti ‘centralistì (Pse, Pp e Upyd) raggiungerebbero invece 38 seggi.
Si tratta di una svolta storica: dalla fine del franchismo, è la prima volta che i partiti nazionalisti non hanno la maggioranza nel parlamento di Vitoria. Il capolista socialista Patxi Lopez ha rivendicato questa sera l’incarico di Lehendekari. Secondo gli analisti oltre a una possibile coalizione "centralista" Pse-Pp-Upyd, non è escluso che il Pse ricerchi una maggioranza di governo con il Pnv. Anche il presidente del Pnv Inigo Urkullu ha però rivendicato questa sera per il suo partito la guida del prossimo governo basco, affermando di essere pronto a parlare con "tutti gli altri partiti".
In Galizia i popolari hanno riconquistato la maggioranza assoluta e il potere, battendo la coalizione guidata dal socialista Emilio Perez Tourino al governo regionale dal 2005. Nel frattempo, quest’ultimo ha annunciato oggi le sue dimissioni dall’incarico di leader regionale del partito. La guida della regione spetterà ad Alberto Nunez Feijoo, il leader del Pp che si è aggiudicato 39 seggi, due in più rispetto al 2005.
Per Rajoy la vittoria in Galizia, la sua regione natale, costituisce una preziosa boccata di ossigeno nella attuale fase critica del suo partito colpito dallo scandalo della "Tangentopoli iberica", e rafforza la sua leadership interna. Il leader popolare si era lanciato a fondo nella campagna galiziana, trasferendosi praticamente in forma permanente nella sua regione nelle ultime due settimane. Per Zapatero, invece, il buon risultato elettorale basco compensa in parte la sconfitta galiziana.