
Wall Street si dimentica dei record: è in rosso. A Milano -1,2%

16 Agosto 2016
Giornata di realizzi sulle Borse europee dopo che Wall Street, nonostante i dati oltre le attese sulla produzione industriale e l’avvio di nuovi cantieri americani, ha ripiegato dai massimi storici. Sul listino Usa pesano anche le parole di William Dudley, presidente della Federal Reserve di New York, secondo il quale un rialzo dei tassi americani potrebbe essere già possibile a settembre.
Così Piazza Affari chiude sui minimi di seduta, con il FTSE MIB a -1,21%, penalizzata dall’andamento del comparto assicurativo (Generali perde il 2,9%) e del risparmio gestito (Azimut -3,3%) anche se la peggiore è Ynap che cede il 4,37% dopo che aveva guadagnato oltre il 20% grazie alla semestrale.
L’euro chiude in rialzo sopra quota 1,12 dollari, mentre il biglietto verde scende sotto quota 100 sullo yen. Nelle recenti settimane il dollaro è sceso, mentre i listini azionari Usa sono saliti. La moneta europea chiude a 1,1264 dollari. Il dollaro risente del possibile rinvio del rialzo dei tassi, anche se William Dudley, presidente della Fed di New York, si è detto convinto del fatto che i mercati stiano sottostimando la possibilità di un rialzo dei tassi e ha fatto capire capire che una stretta potrebbe esserci già il mese prossimo. Lo spread è stabile in area 115 punti base con i Btp che rendono l’1,07% intorno al minimo storico.
In Europa, Parigi chiude a -0,83%, Francoforte a -0,58% e Londra a -0,68%. I rumors di alcune maxi operazioni di M&A accendono l’attenzione degli operatori soprattutto sui titoli di Francoforte dove Linde sale dell’11% per le voci di colloqui con l’americana Praxair in vista di un’alleanza nei gas industriali mentre Bayer (-0,7%) è debole dopo le indiscrezioni su una offerta ostile in preparazione per Monsanto. In rosso Volkswagen (-1,7%), che secondo il Wall Street Journal rischierebbe un’inchiesta penale negli Usa per il caso dieselgate. A Londra spicca Antofagasta (+8,6%) grazie ai conti semestrali che hanno superato le previsioni pur riportando un calo degli utili.
Londra cede lo 0,68% in linea Francoforte (-0,58%), mentre Parigi lima lo 0,83%. A Milano, Piazza Affari accelera al ribasso dopo un tentativo di recupero in tarda mattinata e il Ftse Mib chiude in calo dell’1,21%. Ieri il listino italiano era chiuso per Ferragosto e gli altri mercati del Vecchio continente avevano archiviato la seduta in rialzo. Andamento in negativo anche per Wall Street: dopo il record della vigilia, quando i listini europei si apprestano a chiudere il Dow Jones perde lo 0,15% e il Nasdaq lo 0,4%. Sull’umore degli investitori americani pesano i dati macro contrastati: l’inflazione Usa è rimasta invariata su base mensile a luglio, come previsto e contro il +0,2% di giugno. Su base annuale ha frenato a +0,8%, dal precedente +1%. Bene invece i nuovi cantieri con il +2,1% di luglio, al quale fa però da contraltare il deludente calo dello 0,1% dei permessi edilizi. Sopra le attese, infine, il +0,7% mensile della produzione industriale.