Welfare, Mussi: “Necessarie modifiche al Protocollo”
08 Ottobre 2007
di redazione
Il ministro dell’Università, Fabio Mussi ha affermato la necessità di modificare il pacchetto welfare e di non essere disposto a votare la parte sul lavoro cosí com’è.
“Per la parte sulle pensioni-ha dettoi a margine della IX conferenza europea interparlamentare sullo spazio, apertasi oggi alla Camera dei deputati -penso che bisogna risolvere il tema degli usuranti, il che significa che non si puo’ mettere un tetto; inoltre per le pensioni, penso che bisognerebbe accelerare perchè c’è una scadenza e la legge Maroni entra in vigore il 1 gennaio”.
Invece, “sulla parte che riguarda il mercato del lavoro non è necessario accelerare”. In sostanza, per Mussi, ci sono diverse cose che ancora vanno riviste, come lo staff-leasing o la norma sul contratto a tempo determinato. Quanto al primo, secondo il ministro va abolito perchè non è previsto neanche nel programma dell’Unione, per i secondo, “è impensabile l’idea che si possa prolungare se si è accompagnati dal sindacalista di fiducia allo scadere dei 36 mesi”.
“Penso – ha aggiunto Mussi – che sia stato persino un errore decontribuire gli straordinari, perchè se c’erano dei soldi andavano messi sul fiscal drag o sulla decontribuzione degli aumenti salariali”.
Sull’esito della vicenda Welfare, il ministro rimane comunque “fiducioso, perchè sono un inguaribile ottimista e penso che le cose ragionevoli non possano che accadere”. Tra l’altro, “una parte del governo pensa sia necessario trattare: il ministro del Lavoro Damiano ha aperto, quello dell’Economia Padoa-Schioppa non ha chiuso. D’altra parte – ha concluso il ministro – il protocollo è uno strumento che dobbiamo tradurre in legge, cosí certe ‘ruggini’ possono essere pulite”.