Welfare, nuovo monito di Diliberto a Prodi

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Welfare, nuovo monito di Diliberto a Prodi

02 Ottobre 2007

“Confido che Prodi eserciti non solo fermezza ma soprattutto saggezza, saggezza che lo induca ad ascoltare il paese e non a tapparsi le orecchie. Sul welfare la sinistra non ci sta e il leader Pdci Oliviero Diliberto lo ha detto a chiare lettere.

L’invito è rivolto al premier Romano Prodi, dopo le contestazioni ricevute a Mirafiori dai sindacati nelle assemblee sul protocollo del welfare. “Il malessere è profondo – evidenzia Diliberto – e le contestazioni fanno notizia perché si va poco in fabbrica. Io ci vado, e non mi fischiano, e posso assicurare che il malessere è molto molto profondo”.

“C’è un malessere profondo che solo chi non va spesso in fabbrica non conosce. La vittoria dei sì è scontata ma il problema è vedere la quantità. Il tema riguarda il Parlamento e spero che avremo la pressione di massa per migliorare l’accordo anche attraverso la manifestazione del 20”.

Il leader Pdci Oliviero Diliberto risponde così in Transatlantico ai giornalisti che gli chiedono previsioni sul referendum tra i lavoratori per l’accordo sul welfare. “Lavoreremo – afferma Diliberto – per cambiare l’accordo soprattutto sul tema del precariato e non credo che questo possa essere considerato antigovernativo. È in contrario: le contestazioni dei lavoratori sono segnale di malessere grande e lavorare per migliorare l’accordo è aiutare il governo a recuperare il consenso perduto tra i lavoratori”.

Quanto al protocollo sul welfare, il segretario Pdci evidenzia il capitolo del precariato che “è il più caldo ma è noto che noi siamo contrari alla riforma delle pensioni”.