Wikileaks ai padroni di Internet: vi salviamo noi dalla Cia
10 Marzo 2017
Il mondo sta cambiando a incredibile velocità e mentre tante persone ancora stentano a usare Internet, in Rete si combattono guerre pazzesche. “L’internet delle cose”, come lo chiamano, ovvero la nostra casa sempre più connessa, la nostra TV sempre più Smart, il nostro cellulare, tutto questo può servire a controllarci e nel peggiore dei casi a spiarci, mentre Big Web, le grandi corporation, ci aveva regalato la illusione di una libertà in piena sicurezza.
Come Trump sta rompendo gli schemi della politica USA, Wikileaks sta sovvertendo la Rete: dopo aver reso disponibili materiali della CIA che mostrerebbero come i nostri iPad, iPhone e compagnia possono essere facilmente penetrati, il sito di Julian Assange ha messo in guardia l’opinione pubblica: le cyber armi della intelligence Usa rischiano di finire in mano a hacker e stati canaglia. Poi ieri Wikileaks ha proposto ai giganti del Web tipo Apple di fargli da consulente per spiegare in che modo i prodotti con la celebre Mela vengono “bucati”.
La Casa Bianca fa buon viso a cattivo gioco: condanna ufficialmente la nuova pubblicazione di materiali riservati di Wikileaks; ma Trump più ufficiosamente fa sapere che i sistemi di sicurezza CIA sono inadeguati. Poco ci manca che il presidente suggerisca ai padroni di Internet di farsi insegnare il mestiere dai pirati del web. E mentre chi resta attaccato al vecchio mondo vede solo una grande cospirazione da Guerra Fredda per cui Putin, via Assange, manipola l’amministrazione Trump, chi è connesso col nuovo mondo deve ammettere invece che a questo punto molte cose non tornano.
La CIA secondo quanto pubblicato da Wikileaks potrebbe aver usato programmi per lasciarsi dietro delle tracce informatiche, false, in modo da poter addossare la responsabilità ai fantomatici hacker russi; qualcuno lega i leaks sulle auto “controllate a distanza” dalla intelligence ad alcune strane morti, casi poco chiari di cui parlammo in campagna elettorale, che fanno molto House of Cards prima stagione. Ecco, mentre Trump riduce gli ingressi di clandestini e Wikileaks si offre come consulente per Apple, di quest’altra America che si oppone al cambiamento dovremmo parlare di più, una America oscura, i poteri forti, lo stato profondo legato ai poteri forti, quelle elite sconfitte ma ancora in agguato, insomma il vecchio mondo che non si è rassegnato.