Wikileaks colpisce di nuovo e rivela altri file segreti: in Iraq coinvolto anche l’Iran
23 Ottobre 2010
di redazione
I documenti di Wikileaks gettano nuova luce sul coinvolgimento dell’Iran nel conflitto in Iraq, in particolare per quanto riguarda il tipo di supporto fornito alle milizie sciite, ma anche ad altri gruppi ribelli. Il ruolo dell’Iran porta direttamente al coinvolgimento delle Guardie Rivoluzionarie Islamiche.
Lo riferisce il New York Times, secondo il quale militanti iracheni sono stati costantemente addestrati in Iran come cecchini o nell’uso di esplosivi, e l’iraniana Quds Force ha incoraggiato estremisti iracheni affinchè portassero a termine assassinii contro ufficiali iracheni.
"Durante la sua amministrazione il presidente George W. Bush era stato criticato per aver esagerato il ruolo dell’Iran (in Iraq) al solo fine di costruire una politica ostile nei confronti dell’Iran – scrive il quotidiano -. I documenti resi noti da Wikileaks, che non sono mai stati redatti con l’intenzione di essere pubblicati, sottolineano invece che le forze armate Usa hanno preso molto sul serio il ruolo dell’Iran".
Un esempio: il giornale riferisce testuale questa comunicazione riservata dei servizi militari americani, riferita al terrorista iracheno Azar al-Dulaymi, considerato il capo delle milizie sciite: "Dulaymi ha ricevuto il suo addestramento nel luglio del 2006 vicino a Qom, in Iran, da membri di Hezbollah che a loro volta erano sotto la supervisione di ufficiali della Iranian Islamic Revolutionary Guard Corps Quds Force (IRGC-QF)". Dulaymi, che verrà ucciso cinque mesi più tardi in un raid aereo, ha organizzato e portato a termine il sequestro di quattro soldati americani, per poi giustiziarli.
Citando diverse testimonianze di detenuti iracheni, i documenti di Wikileaks rivelano poi che l’Iran ha fornito alle milizie armamenti come missili, bombe magnetiche da collocare sul fondo delle auto, e micidiali EFP (Explosively Formed Penetrators), il tipo più letale di bomba da collocare ai lati della strada. Fornite inoltre anche altre armi, come potentissimi fucili calibro 50, o il missile terra-aria Misagh-1.
Secondo il New York Times, i documenti di Wikileaks fanno chiarezza sul fatto che "la lotta letale tra le milizie appoggiate dall’Iran e le forze armate americane" è continuata anche dopo che l’amministrazione Obama ha cercato di aprire con l’Iran una via diplomatica al dialogo. Ed è continuata anche dopo l’annuncio che gli americani si ritireranno dall’Iraq per la fine del 2011.