WikiLeaks, “Trump libera Assange!”. Popolo del web chiede perdono presidenziale
16 Novembre 2016
Il popolo del web si mobilita per chiedere a Trump di concedere il perdono presidenziale a Julian Assange, fondatore di WikiLeaks e mediattivista. Il riferimento è all’accusa di stupro che pende sul capo di Assange: centinaia di utenti dei social media sono andati on-line per chiedere a Mr. Trump di fare in modo che l’attivista, possa essere perdonato e abbandonare l’ambasciata dell’Ecuador, a Londra, in cui si “rifugia” da tempo.
In Rete si ricorda come WikiLeaks abbia chiesto da tempo di ampliare il diritto alla privacy, che la organizzazione è contraria a intercettazioni segrete, come pure agli attacchi con i droni e alla struttura carceraria di Guantanamo. Alcune di queste battaglie sono condivise dal presidente eletto. Sempre in Rete circola una petizione per chiedere il “perdono di Julian”. Di renderlo libero da ogni accusa. Si legge: “Crediamo che al signor Assange debba essere concesso un perdono presidenziale”. Resta però piuttosto dubbia la modalità in cui Trump possa essere in grado di scagionare Mr Assange su cui pende un mandato d’arresto europeo.
In un comunicato diffuso qualche giorno fa, l’organizzazione di Assange ha difeso il rilascio delle mail della Clinton: “Abbiamo avuto informazioni che si adattano ai nostri criteri editoriali. Nessuno contesta la rilevanza pubblica di queste pubblicazioni. Sarebbe stato inconcepibile per WikiLeaks trattenere dalla pubblicazione un tale archivio durante le elezioni. Allo stesso tempo, non possiamo pubblicare ciò che non abbiamo. Ad oggi, non abbiamo ricevuto informazioni sulla campagna di Donald Trump“.