Wilders a un passo dalle elezioni, protesta contro Erdogan

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Wilders a un passo dalle elezioni, protesta contro Erdogan

09 Marzo 2017

Il leader del partito anti-Islamico olandese, Geert Wilders, ha improvvisato una protesta davanti all’ambasciata turca a L’Aja, chiamando Erdogan “dittatore” e intimando all’ambasciatore turco di non fare campagna per il referendum che darebbe più poteri al presidente. Wilders, davanti ad uno striscione con la scritta “State lontani! Questo è il nostro Paese”, ha protestato così, contro la campagna dell’ambasciatore che cerca di promuovere il ‘sì’ al referendum in Turchia presso i turchi residenti in Olanda. “Non aiuteremo a rafforzare una dittatura”, ha aggiunto.

Intanto il giorno delle elezioni in Olanda – il 15 marzo – si avvicina. E’ il giorno in cui gli elettori olandesi saranno chiamati a eleggere i centocinquanta rappresentanti della seconda camera del Paese a cui spetta il compito di nominare il prossimo esecutivo. Sondaggi a parte, una figura di spicco esce da questa tornata elettorale nei paesi bassi ed è quello di Geert Wilders, capo del partito delle Libertà (PVV).

Wilders sfiderà l’attuale primo ministro Mark Rutte in un testa a testa ed è diventato dentro e fuori il vecchio Continente un esempio per molti altri populisti, da Matteo Salvini in Italia al presidente Trump. L’Olanda, il paese dei tulipani e dei mulini a vento, è entrata di diritto nel club delle nazioni sviluppate. Ma poi le politiche immmigrazioniste, soprattutto, non hanno creato un clima capacce di innalzare la nazione. Al contrario. 

La qualità dei posti di lavoro appare in lento declino, con un aumento molto forte dei lavori temporanei e di quelli autonomi , a cui si aggiunge la recente performance non certo brillante dell’economia olandese che dopo quasi otto anni, è riuscita ad accelerare solo nella seconda metà del 2016.

Certo gli olandesi non si confrontano con i greci ma con loro stessi dieci anni fa, come ha sottolineato dalle pagine del Financial Times, il professor Cas Mudde. Problemi a cui si sommano quelli che oggi incontrano le aziende olandesi che trovano difficoltà nell’ccesso al credito circa il 12%, il tasso più alto nella zona euro, escludendo la Grecia. Disparità poi si riscontrano a livello regionale con la disoccupazione ad esempio che tocca oltre il 9% della regione di Groningeng, al confine Nord che potrebbe diventare una roccaforte per mr Wilders.

Ma soprattutto il Pvv riceve molto sostegno nelle aree preoccupate dall’immigrazione, deluse dalle élite politiche e che stanno pagando amaramente le conseguenze del multiculturalismo.