Yara. Attesa per l’autopsia. Stamane fiori sul banco di scuola
28 Febbraio 2011
di redazione
Si terrà oggi a Milano l’autospia sul cadavere di Yara Gambirasio, scomparsa il 26 novembre 2010 e il cui corpo senza vita è stato ritrovato lo scorso sabato e riconosciuto ieri dai genitori.
L’equipe di esperti, guidata dall’anatomopatologa milanese Cristina Cattaneo, potrà fornire le prime risposte su come e quando è morta la 13enne e se abbia aventualmente subito anche violenze di natura sessuale. Da un primo esame autoptico, svolto sul luogo del ritrovamento, sarebbero emerse sei ferite sulla schiena, sul collo e su un polso, compatibili con quelle di un’arma da taglio.
I vestiti trovati indosso a ragazza sono gli stessi che la ragazzina portava la sera della scomparsa. Tra i capelli l’elastico rosso e in tasca le chiavi di casa e l’iPod. All’appello manca solo il telefono cellulare. Nelle tasche, infatti, sono state rinvenute solo la sim card e la batteria del cellulare. Chi ha ucciso Yara si è preoccupato di non rendere rintracciabile il cadavere, dividendo il telefono in pezzi.
Gli elementi che farebbero pensare che Yara abbia tentato in extremis di ribellarsi disperatamente al suo omicida sono qualche filo d’erba strappato tra le mani e le ferite sul polso.
I compagni di classe di Yara hanno voluto ricordare la tredicenne uccisa con un mazzo di fiori sul banco vuoto e tanti messaggi d’affetto. La preside della scuola media delle Orsoline, suor Carla Lavelli, ha dichiarato: "Chi commesso un atto del genere dovrebbe ritrovare la propria umanità e costituirsi", ha detto.