Yara. Si cerca l’assassino, prelievo del Dna a 10 persone
01 Marzo 2011
di redazione
Ritrovato il cadavere della piccola Yara Gambirasio ora gli investigatori possono cominciare a cercare le tracce del suo assassino. In attesa che giungano i risultati dell’autopsia, proseguita fino a tarda notte, sono stati prelevati i campioni del Dna di dieci persone che vivono nella zona e che hanno precedenti condanne per reati a sfondo sessuale. Questo per tentare poi una verifica con gli eventuali residui trovati sul corpo della ragazzina.
Le prime indiscrezioni tendevano ad escludere che la ragazzina potesse aver subito violenze sessuali in quanto il corpo era stato trovato vestito e con la biancheria intima intatta. Ma anche se venisse confermata l’assenza di segni di stupro, questo non potrebbe escludere, in senso generale, che il sequestro e l’aggressione siano stati commessi per quel fine.
Nel frattempo due squadre di polizia e carabinieri sono tornate sul posto del ritrovamento per fare alcune verifiche. Hanno calcolato il tempo che occorre per fare il tragitto in automobile fra la palestra e il campo. Un test che ha rilevato ben cinque possibili percorsi. Faranno inoltre un secondo test sul telefono cellulare della ragazza. Si è infatti pensato che le celle agganciate dal telefonino di Yara sono le stesse in cui è entrato il telefono del suo aggressore. Gli inquirenti stanno anche rivolgendo la loro attenzione alla discoteca "Sabbie Mobili Evolution", situata a un centinaio di metri dal luogo del ritrovamento: si ritiene che l’assassino conoscesse quella zona, forse proprio per averla frequentata.
In queste ore si affaccia, come prevedibile, qualche polemica sui controlli effettuati nelle scorse settimane dai volontari nella zona di Chignolo: ci si chiede come mai, nonostante sia stato accertato che il terreno era stato passato in rassegna almeno due volte, una delle quali anche con l’aiuto di alcuni cani, nessuno abbia notato il cadavere di Yara.
Circa 2 mila persone, intanto, hanno partecipato ieri notte a una fiaccolata e alla messa organizzate a Brembate Sopra per Yara. Il paese si stringe intorno ai Gambirasio, è sotto shock, è ancora incredulo per questo finale assurdo di una storia che si è trascinata per tre mesi. Anche nella scuola media che la ragazzina frequentava i suoi compagni di scuola hanno voluto ricordare la ragazzina. Sono apparsi dei fiori, dei cartelli, delle foto. Tutti, davvero tutti, si stringono attorno ai familiari di Yara.