Yemen. Assalto a sede 007, uccisi una decina di agenti

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Yemen. Assalto a sede 007, uccisi una decina di agenti

19 Giugno 2010

Alle prime ore del mattino, un commando armato fino ai denti ha oggi dato l’assalto al quartier generale dei servizi segreti yemeniti nella città di Aden, nel Sud dello Yemen, e il pesante bilancio finale per le autorità locali rappresenta un vero smacco: 10 o 12 persone uccise, tra cui diversi agenti. Ma non solo, gli attaccanti hanno anche aperto le celle dell’edificio e liberato un numero imprecisato di detenuti, ovvero di presunti attivisti di al Qaida.

L’attacco è iniziato poco dopo le 7:40 e ha colto di sorpresa gli agenti della sicurezza, che in quel momento erano impegnati nel saluto all’alzabandiera. Gli assalitori, che indossavano divise militari e sono giunti a bordo di almeno due auto, hanno aperto il fuoco con fucili-mitragliatori e lanciagranate, riuscendo rapidamente a fare irruzione nell’ edificio, di cui una parte ha anche preso fuoco. La battaglia è poi andata avanti per circa un’ora e, alla fine, in terra sono rimasti una decina di agenti dei servizi segreti. Alcune fonti parlano anche di tre donne uccise, che probabilmente erano impegnate nelle pulizie e che sono rimaste coinvolte nel fuoco incrociato.

Finora l’azione non è stata rivendicata. Pochi però hanno dubbi sulla matrice di al Qaida, il cui ramo "nella Penisola Araba", nato dalla fusione nel gennaio 2009 dei gruppi yemenita e saudita dell’organizzazione di Osama bin Laden, proprio ieri ha lanciato un appello alle tribù nella parte Est del Paese a sollevarsi contro il governo, e ha minacciato di "dare fuoco alla terra sotto i piedi dei tiranni dell’infedeltà del regime" del presidente Ali Abdallah Saleh. Si tratta di una esplicita risposta all’offensiva antiterrorismo nella provincia orientale di Maarib avviata da alcune settimane dalle autorità di Sanaa, che da mesi sono sotto pressione da parte della comunità internazionale, e in particolare degli Stati Uniti, affinché svolgano un’azione più incisiva contro l’internazionale del terrore, che proprio dallo Yemen ha ultimamente rivendicato diverse eclatanti operazioni.

Ma oltre ad una proliferazione degli attivisti di al Qaida, le autorità di Sanaa sono alle prese anche con una raffica di altri gravi problemi, come l’afflusso di terroristi e pirati dalla Somalia, i profughi dal Corno d’Africa, l’esorbitante crescita demografica e l’esaurimento delle risorse naturali del Paese, che va di pari passo con l’aumento della povertà. Ma soprattutto con una ribellione sciita nel Nord del Paese, che dal 2004 ha provocato la morte di migliaia di persone e una ondata di centinaia di migliaia di profughi. Nonchè con una forte spinta secessionista nel Sud del Paese, di cui Aden è il capoluogo e che, così come la ribellione al Nord, sembra che si vada saldando sempre più con il fenomeno qaedista.