Yemen, lo Stato islamico riporta l’esecuzione in tempo reale
23 Novembre 2016
Un assassino dello Stato islamico, dopo aver freddato la sua vittima con una pistola munita di silenziatore, ha postato in rete l’esecuzione in tempo quasi reale. E’ successo ieri nello Yemen, poco dopo l’annuncio di fonti di sicurezza locale dell’uccisione del colonnello Abdul Rahim Ali al Thali, indicato come il responsabile della sicurezza dell’aeroporto internazionale di Aden grande città nel sud del Paese. A riportarlo è il sito on-line del quotidiano al Quds al Arabi.
L’ isis ha immediatamente rivendicato l’omicidio del cosiddetto “miscredente” attraverso la sua agenzia stampa Amaq che ha postato diverse fotografie della vittima prima e dopo essere stata freddata dall’assassino, il quale, mentre sta sparando con una mano, riprende, probabilmente con l’altra la scena. Tuttavia non è da escludere che a scattare le foto dell’esecuzione sia un complice dell’assassino. Una fonte di sicurezza citata da al Quds al Arabi, ha poi riferito che il colonnello “è stato freddato da due uomini a bordo di una motocicletta”, mentre stava salendo sulla sua auto nei pressi della sua abitazione.
Dall’inizio della campagna saudita – era marzo 2015 – quasi 12 mila civili yemeniti sono stati uccisi. Gli sfollati sono più di 3 milioni e metà della popolazione vive di aiuti umanitari. Ma, come ha scritto qualcuno: “Gli occhi che lacrimano per Aleppo Est restano asciutti per lo Yemen, dove a far morire adulti non combattenti e bambini sono i nostri alleati e clienti, quelli ai quali Usa, Francia e in parte anche l’Italia – sono prodotte in Italia anche se da aziende straniere, le bombe per i caccia sauditi – forniscono gli strumenti per ucciderli. Il punto esatto in cui la pietà diventa ideologia e la compassione puro interesse economico.”