Zimbabwe, la settima volta di Mugabe presidente. Tsvangirai: “Illegale”
03 Agosto 2013
di redazione
Lo Zimbabwe incorona per la settima volta l’89enne Mugabe presidente ma il candidato della opposizione, Morgan Tsvangirai, denuncia brogli e una "elezione illegale", un "voto fraudolento e illegale". "Al popolo dello Zimbabwe dovrebbe essere data l’opportunità di eleggere liberamente ed in modo equo un governo di sua scelta. E quindi un voto libero, equo e legittimo dovrebbe essere organizzato al più presto", ha detto Tsvangirai, premier e leader del Movimento per il cambiamento democratico, sconfitto per la terza volta da Mugabe. Il leader della opposizione minaccia di boicottare il parlamento con la sua forza politica, "non parteciperemo ai lavori istituzionali". Mugabe però ha vinto con il 61 per cento dei voti (Tsvangirai ha preso circa il 34) e allunga di altri 5 anni il suo dominio incontrastato sul grande paese africano. Il presidente è in carica dal 1980, dopo l’indipendenza dalla Gran Bretagna, e l’ultima vittoria gli consentirà di chiedere nuovi emendamenti alla Costituzione e alle leggi esistenti. Le sanzioni dell’Onu e l’isolamento internazionale che hanno ridotto lo Zimbabwe uno stato paria non gli hanno comunque fatto perdere il potere, anzi. Del resto Tsvangirai adesso fa la voce grossa ma negli ultimi quattro anni ha condiviso il governo con lo scomodo presidente nel tentativo di stabilizzare economicamente il paese ed evitare nuovi bagni di sangue. Adesso, almeno sembra, la coabitazione è finita.