Zimbabwe:  Tsvangirai torna in patria nonostante minacce di morte

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Zimbabwe: Tsvangirai torna in patria nonostante minacce di morte

24 Maggio 2008

Dopo alcune settimane passate all’estero, il leader del partito di opposizione ‘Movimento per il cambiamento democratico’ (Mdc), Morgan Tsvangirai, è atteso oggi in patria per dare inizio al secondo turno della sua campagna per le elezioni presidenziali previste per il prossimo 27 giugno. Lo annuncia oggi il sito online della tv britannica Bbc.

 

Il ritorno di Tsvangirai, previsto per lo scorso fine settimana, era stato rinviato per possibili minacce da parte di cecchini dell’esercito, accuse smentite dallo Zanu-Pf, il partito al potere del presidente Robert Mugabe, il quale ha anche accusato l’Occidente di tentare una demonizzazione dello Zimbabwe.

Secondo l’opposizione ed alcune associazioni umanitarie, dal primo turno delle elezioni svoltosi lo scorso 29 marzo ad oggi, sarebbero centinaia i sostenitori dell’opposizione selvaggiamente picchiati ed almeno quaranta le persone uccise, mentre secondo il presidente Mugabe sarebbe il Mdc a fomentare le violenze.

Lo scorso anno, Tsvangirai era stato ricoverato in ospedale dopo essere stato attaccato dalla polizia. Dalla fine del primo turno, il leader del Mdc ha passato svariate settimane all’estero, soprattutto in Sudafrica, per tentare di raccogliere consensi internazionali. Secondo i risultati ufficiali pubblicati dalla Commissione elettorale dello Zimbabwe, Tsvangirai avrebbe vinto le elezioni presidenziali con il 47,9% dei voti, contro il 43,2% del presidente Mugabe, ma nessuno dei due sfidanti avendo ottenuto la maggioranza dei voti, si è reso così necessario un voto di ballottaggio.