Nicola Zingaretti ha costituito il Dipartimento dei Diritti Civili del Partito Democratico. A guidarlo sarà la senatrice Monica Cirinnà, quella della legge sulle Unioni civili e la stessa della “piattaforma” su cui si regge l’esecutivo guidato da Giuseppi.
Perché il pendio scivoloso in campo bioetico è il vero collante, oltre agli scranni del potere, davvero in grado di evitare che MoVimento 5 Stelle, Italia Viva e Partito Democratico concordino immantinente sull’incompatibilità politica, che è evidente in materia economica. Persino Matteo Renzi, il più ballerino di tutti attorno alla tenuta del governo, non ha dubbi sulla bontà della promozione dei “nuovi diritti”.
La scelta del segretario del Partito Democratico è coerente: il suo è un partito radicale di massa – direbbe Del Noce – che punta a sdoganare certi temi. Per un cattolico, conservatore o liberale che sia, quanto rappresentato dalla “piattaforma Cirinnà” è un crinale cui ci si può solo opporre. I tiepidi, quelli che preferiscono navigare nel mezzo, o non hanno capito la gravità della situazione, e già di per sé questo basterebbe a classificarli dal punto di vista del valore politico, oppure sono in mala fede.
Ci sentiamo di ringraziare il segretario Nicola Zingaretti: con questa mossa, fornisce un’occasione in più per far chiarezza su quale zona di campo sia occupabile da chi. Per quel che riguarda la nostra realtà, quella dell’Occidentale, la risposta è semplice: il più lontano possibile dalle battaglie che la Cirinnà porta in dote con tutto il vigore e la decisione che la contraddistinguono.
La senatrice Monica Cirinnà, con il governo giallorosso, da una parte. Quelli che credono che l’Europa e l’italia debbano difendersi dal crinale dall’altra. In realtà, il quadro era già semplice e chiaro prima di ieri, ma la mossa di Zingaretti dovrebbe naturalmente suggerire una domanda alla “palude”, a coloro che usano abitare nel mezzo e far finta di essere alternativi.
Non ci si può dire cattolici, sposando la linea di chi pensa che esista un diritto all’aborto. Il medesimo discorso vale per l’eutanasia e per la fecondazione assistita. Con la medesima banalità con cui Zingaretti ha affidato quel dipartimento alla Cirinnà, il centrodestra dovrebbe combattere una battaglia campale, senza sconti, per la sopravvivenza della civiltà occidentale.