Zona Franca dell’Aquila, il Governo sostiene la Regione nel faccia a faccia con Bruxelles
22 Settembre 2011
E’ stato un giorno decisivo quello di ieri per l’Abruzzo. Perché con la riunione che si è svolta a Roma tra Governo e i rappresentanti del Patto per l’Abruzzo, sono stati finalmente messi nero su bianco non solo gli interventi e le strategie di politica economica, ma si sono avute notizie rassicuranti – e attesissime -anche per quanto riguarda la Zona franca urbana dell’Aquila in fase di esame complementare a Bruxelles.
Il presidente della Regione, Gianni Chiodi, ha annunciato che il premier Silvio Berlusconi incontrerà in settimana il presidente della Commissione Ue Barroso al quale chiederà l’approvazione della Zfu dell’Aquila. Mentre già in serata, il premier, secondo quanto riferito dal sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Gianni Letta, chiamerà al telefono il numero uno di Bruxelles per perorare la causa.
Domani, intanto, come annunciato dal sottosegretario allo Sviluppo economico Mancurti, è in programma una riunione a Bruxelles sulla Zona franca dell’Aquila, nel corso del quale il governo italiano confermerà pieno appoggio alle richieste dell’Abruzzo e della città dell’Aquila.
Circostanze che giustificano, dunque, la soddisfazione dei vertici regionali. Chiodi ha infatti parlato di “grande senso di responsabilità e maturità dell’intera classe dirigente abruzzese che di fronte alle difficoltà di un intero territorio regionale si è presentata unita e compatta”. Del resto, è vero che è la prima volta che si registra un accordo tra tutte le componenti della vita economica, sociale e istituzionale della regione e il confronto con il governo ha per questo rappresentato un momento importante. “A questo governo abbiamo detto che la Regione ha fatto la sua parte riducendo il debito – ha spiegato il governatore dell’Abruzzo -, agendo in maniera strutturale sulla sanità regionale, azzerando il deficit e riducendo gli sprechi con l’abolizione delle società controllate. Con queste credenziali ci siamo presentati a Roma e il Governo in questo senso ci giudica credibili”.
E’ stato soprattutto apprezzato, ha riferito Chiodi, “il metodo adottato per presentare richieste e strumenti necessari per il rilancio dell’economia regionale. È stato ribadito dal sottosegretario Letta la forza di questo Patto che dà sostanza alle richieste dell’Abruzzo. L’elemento significativo – ha aggiunto Chiodi – è che questo incontro con il Governo, che è stato concesso riconoscendo l’unicità e la straordinarietà di questa soluzione e che potrebbe diventare anche modello nazionale, è destinato a durare e quindi ad avere un seguito in modo da monitorare anche le fasi del confronto”.
Archiviata però la riunione, resta da risolvere la questione dell’Aquila. Si è detto del vertice a Bruxelles al quale parteciperanno anche il vice presidente del Consiglio regionale, Giorgio De Matteis, accompagnato dalla dirigente delle Attività internazionali della Regione Abruzzo Giovanna Andreola, esperta nel campo degli aiuti comunitari. Saranno loro ad affiancare i rappresentanti del governo nazionale in un summit che potrebbe rivelarsi decisivo.
Il compito, dunque, è quello di discutere direttamente con il direttore generale Aiuti di Stato, Humbert Drabbe, sembra per ‘bypassare’ le resistenze opposte dal capo unità del settore di Drabbe, Blanca Rodriguez Galindo, la quale giudica insufficiente e da integrare la documentazione raccolta dalla Regione Abruzzo e spedita in Europa dal governo.
Un problema, quindi, più di pastoie burocratiche che di volontà politica, che il governo e la Regione cercheranno di superare spiegando la drammatica situazione socio-economica che investe il capoluogo.