Zuckerberg sul voto Usa: “il 99% dei contenuti su Facebook è autentico”

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Zuckerberg sul voto Usa: “il 99% dei contenuti su Facebook è autentico”

14 Novembre 2016

Mark Zuckerberg, il CEO di Facebook, in un post sul social ne work ha voluto rispondere alle accuse incessanti, di questi giorni, che vogliono una responsabilità del suo social network nell’esito delle elezioni presidenziali negli Usa. La polemica è incentrata sulla diffusione di notizie false e bufale che avrebbero favorito la vittoria di Donald Trump, a scapito di Hillary Clinton.

“Il nostro obiettivo è di dare a ogni persona una voce”, ha scritto sul proprio profilo. “Crediamo profondamente nelle persone. Supponendo che la gente capisca ciò che è importante nella propria vita e che possa esprimere il proprio parere non solo ha guidato la nostra comunità, ma la democrazia nel suo complesso. A volte quando le persone usano la loro voce, però, dicono che le cose che sembrano sbagliate e sostengono le persone con cui non sei d’accordo”.

l fondatore di Facebook ricorda che, “dopo le elezioni, molte persone si chiedono se la falsa notizia ha contribuito al risultato, e qual è la nostra responsabilità per prevenire la diffusione di notizie false. Di tutti i contenuti su Facebook, più del 99 % di quello che la gente vede è autentico. Solo una piccola quantità è falsa notizia o una bufala. Nel complesso, questo lo rende estremamente improbabile scherzi cambiato l’esito di queste elezioni in una direzione o nell’altra”. 

Il post è piuttosto lungo, e continua: “Detto questo, noi non vogliamo niente scherzi su Facebook. Il nostro obiettivo è quello di mostrare alla gente il contenuto troveranno più significativo, e la gente vuole notizie precise. Abbiamo già lanciato il nostro lavoro, abbiamo fatto progressi, e continueremo a lavorare su questo per migliorare ulteriormente. Questa è un’area dove credo che dobbiamo procedere con molta attenzione però. Identificare la “verità” è complicato”. 

Zuckerberg sottolinea come questo processo sia in continuo divenire: “periamo di avere più condividere presto, anche se questo lavoro spesso ci vuole più tempo di quanto vorremmo per confermare le modifiche che facciamo non introdurre effetti collaterali indesiderati o pregiudizi nel sistema”.