1.200.000 grazie a tutti, entriamo in Europa dalla porta principale!
26 Maggio 2014
Gli italiani hanno chiesto governabilità, stabilità e riforme, ricette peraltro indispensabili a dare fiato e concretezza ad una nuova idea di Europa. Si può leggere in questo modo il voto di ieri, che ha stravolto la geografia politica del nostro Paese.
Dopo vent’anni di Seconda Repubblica, a scandire i ritmi della politica italiana non è più la scelta pro o contro Silvio Berlusconi. Il nuovo assetto bipolare vede il confronto tra la sinistra di Matteo Renzi, abile nell’estendere lasua quota di consenso oltre il tradizionale recinto del Nazareno, e la forza antisistema guidata da un ex comico che si è convertito alla religione dello sfascio.
Il presidente del Consiglio ne esce trionfatore, ma il drenaggio di parte dei voti moderati verso la sua proposta politica è uno dei capolavori di Forza Italia. Dopo aver sdoganato l’ex sindaco di Firenze, mancava solo che Silvio Berlusconi vestisse i panni dell’Indro Montanelli anno 1976, invitando gli elettori a turarsi il naso ma a votare comunque l’uomo che era finalmente riuscito a rottamare intere generazioni di comunisti.
Il Nuovo Centrodestra ha giocato una partita difficile,reggendo l’urto della polarizzazione mediatica Renzi-Grillo, e gli schizzi di fango provenienti dalla penna stilografica di solerti direttori che in preda all’ossessione nei nostri confronti hanno sciaguratamente sottovalutato i dati di vendita dei loro quotidiani, in vertiginosa discesa.
Abbiamo assunto una linea di forte concretezza: alle urla, agli insulti, al populismo e alla demagogia, abbiamo contrapposto un messaggio sereno, che rimanda alla fiducia e alla speranza che sia possibile modernizzare finalmente l’Italia e lavorare alla costruzione di un altrocentrodestra, un centrodestra migliore.
Oggi, dopo meno di sei mesi di vita, entriamo nel Parlamento Europeo dalla porta principale: non era affatto scontato in così poco tempo. Dunque, 1.200.000 grazie a tutti: agli elettori, ai militanti, agli iscritti, ai circoli, ai candidati, a tutti gli esponenti e rappresentanti del partito, a chi ha lavorato con sacrificio e generosità perché tutto questo fosse possibile.
Da domani siamo pronti a ripartire, animati da una voglia ancora maggiore di incidere sull’attività del governo con le nostre proposte, in primis quelle sul terreno delle riforme istituzionali e sui provvedimenti necessari a dare respiro alle famiglie e alle imprese.