3/ Mussi e TPS lanciano il Patto contro l’Università
30 Agosto 2007
Mussi terzo atto: dopo il
reclutamento attraverso maxi-concorso e una pseudo-riforma degli ordinamenti
didattici, giunge il patto con gli atenei. Lo propone di comune accordo con il
Ministero del Tesoro, perché il patto concerne innanzitutto il finanziamento
delle strutture accademiche. L’analisi nelle sue premesse è, anche questa
volta, impietosa: il disastro, evidentemente, si palesa anche agli occhi di chi
vorrebbe ignorarlo. E così si denunzia, nell’ordine: la proliferazione di corsi
inutili, la diffusione di sedi universitarie inefficaci; il rapporto
docenti/studenti inadeguato; l’assenza dei servizi (mensa, alloggi, ecc.);
l’insufficienza delle borse di studio; lo scarso ricorso a meccanismi di
selezione degli studenti; la mancanza d’attività d’orientamento rivolte agli
studenti; la precarietà dei sistemi di valutazione; una mobilità tra diverse
sedi che tende allo zero. E poi, ancora, un’incidenza della spesa per
l’università sul PIL tra le più basse tra tutti i paesi dell%E2