Missili su Dnipro, la feccia russa continua ad ammazzare civili in Ucraina

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Missili su Dnipro, la feccia russa continua ad ammazzare civili in Ucraina

Missili su Dnipro, la feccia russa continua ad ammazzare civili in Ucraina

14 Gennaio 2023

I russi continuano a bombardare e ammazzare civili in Ucraina. E’ salito a 20 il numero dei morti a Dnipro dopo che un palazzo è stato raso al suolo dai missili russi. Secondo le fonti ucraine, tra i feriti ci sarebbero anche 14 bambini. Una quindicenne è morta. 70 appartamenti sono stati totalmente distrutti. Il presidente Zelensky ha pubblicato sui social le immagini del condominio distrutto dal bombardamento. Altre persone sarebbero ancora sotto le macerie.

“Memoria eterna a tutti coloro che sono stati uccisi dal terrore russo!” ha scritto Zelensky. “Il mondo deve fermare questo male. Continuano le operazioni di sgombero delle macerie a Dnipro. Tutti i servizi stanno lavorando. Stiamo lottando per ogni persona, per ogni vita”. “Troveremo tutti coloro che sono coinvolti in questo terrore. Ognuno si assumerà le proprie responsabilità. La massima responsabilità”, ha aggiunto il presidente ucraino.

Negli attacchi missilistici russi di oggi, sono state danneggiate le infrastrutture energetiche in 6 regioni del Paese. A Kharkiv, Leopoli, Ivano-Frankivsk, Zaporizhzhia, Vinnytsua e Kiev. “Il nemico ha nuovamente attaccato gli impianti di generazione e le reti elettriche del Paese”, dice ministro dell’Energia ucraino. Blackout di emergenza si registrano in tutta l’Ucraina.

Intanto a Soledar, che i russi danno per conquistata, si continua a combattere secondo la viceministra della Difesa dell’Ucraina Malyar. “324 giorni di guerra totale, e come sono cambiate le cose per la Russia…,” scrive sempre Zelensky. “Stanno già discutendo tra di loro su chi debba essere accreditato di qualche progresso tattico. È un chiaro segnale di fallimento per il nemico. Ed è un ulteriore incentivo per tutti noi a fare più pressione sull’occupante e a infliggere perdite più pesanti al nemico. Grazie a tutti coloro che lo fanno, sia in prima linea che su tutti gli altri fronti”.

Zelensky si riferisce alle rivendicazioni fatte ieri dai mercenari del Wagner, sulla conquista di Soledar, città rasa al suolo. Oggi il Regno Unito ha annunciato che fornirà nuovi carri armati Challenger 2 e altri sistemi di artiglieria per sostenere l’Ucraina. Lo dice Downing Street. I media inglesi parlando di una dozzina di carri armati Challenger 2 che saranno inviati immediatamente in Europa orientale. Zelensky ha ringraziato Sunak su Twitter.

“Il sostegno sempre forte del Regno Unito è ora impenetrabile e pronto alle sfide. In una conversazione con il primo ministro Rishi Sunak ho ringraziato per le decisioni che non solo ci rafforzeranno sul campo di battaglia, ma invieranno anche il giusto segnale agli altri partner”, ha scritto Zelensky.

Dalla Turchia torna a farsi sentire anche il mediatore Erdogan. Ankara è pronta a sostenere dei “cessate il fuoco locali” in Ucraina, fa sapere il portavoce di Erdogan. Le parti in guerra, secondo Ankara, non sono pronte a concludere un “accordo di pace globale” nei prossimi mesi. Ma il costo dei combattimenti, ha aggiunto in una conferenza stampa, potrebbe presto portarle ad accettare cessate il fuoco in zone specifiche del Paese.  “Nessuna delle due parti è in grado di vincere la guerra militarmente”.

(Aggiornato il 15 gennaio alle 9:18)