Mediaset pronta a garantire l’italianità di Telecom
19 Aprile 2007
Gli americani ci ripensano, all’orizzonte spunta di nuovo Telefonica e Silvio Berlusconi ammette di essere interessato a Telecom anche se per ora non ci sarebbe alcun negoziato aperto. Un mix che ha permesso al titolo della compagnia riprende fiato a Piazza Affari. Secondo indiscrezioni di stampa, gli spagnoli di Telefonica (che si sono trincerati dietro un no comment) sarebbero infatti sul punto di formalizzare un’offerta per il 66% di Olimpia (3 euro per azione contro i 2,92 proposti dagli americani) e starebbe anche vagliando l’ipotesi di lanciare un’Offerta pubblica di acquisto sull’intera compagnia telefonica.
Sul fronte dell’italianità dell’azienda di Tlc, a riportare il tema alla ribalta, di buon mattino, ci ha pensato Fedele Confalonieri, che nel corso dell’assemblea degli azionisti, ha detto: “E’ evidente che ci interessa. Mediaset è un ‘interlocutore autorevole”. Nella partita Telecom, ha aggiunto Confalonieri, “non ci passerebbe nemmeno per l’anticamera del cervello di essere da soli”. Fondamentale è anche la normativa in materia: “In un quadro parlamentare che non ci permette il controllo potremmo essere coinvolti con una percentuale tale da non farci considerare azionisti di riferimento”. A fargli eco è stato, poco più tardi dal congresso Ds di Firenzo, il leader di Fi e azionista di controllo di Mediaset Silvio Berlusconi: “Ove richiesti per una cordata italiana, per mantenere l’italianità di un’azienda cosí importante, siamo disponibili. Ma a parità di intervento di altri imprenditori, non vogliamo comandare”.
Ha fatto meno scalpore invece, la notizia del rinnovato interesse di Madrid (alla luce soprattutto della dipartita di Guido Rossi – contrario a un eventuale accordo Italia-Spagna o Italia-Usa – dalla presidenza di Telecom).
E dopo lo sfogo di Marco TRonchetti Provera, a puntare il dito contro l’ingereza politica del Governo Prodi sulla questione, stamani è stato Gilberto Benetton. “Troppi ostacoli dalla politica” nei confronti degli americani di AT&T, ha detto, e ”troppe cose che probabilmente non rientravano nei loro programmi”. Secondo Benetton la vicenda che riguarda il gruppo di Tlc è ancora aperta. “Sotto sotto tutti auspichiamo che ci sia qualche gruppo italiano in modo che la maggioranza resti in Italia, però, secondo me, bisogna lasciar decidere il mercato”.