Dopo Katyn. Un giorno in Polonia fra nubifragi e incertezze politiche
20 Maggio 2010
Venti minuti hanno cambiato la direzione della storia polacca e, probabilmente, anche dell’Europa. Il Comitato per l’Aviazione Interstatale della Russia ha diffuso il rapporto sulle registrazioni audio rilevate dalla scatola nera nella cabina di pilotaggio del Tupolev TU-154 precipitato lo scorso 10 aprile nei pressi di Smolensk, Russia, con a bordo le massime autorità della Polonia. Tutti i 96 passeggeri sono morti nello schianto dell’aereo che tentava di atterrare nonostante le proibitive condizioni meteorologiche.
In quei venti minuti di registrazione sono state riconosciute due voci che non appartengono all’equipaggio – secondo le fonti polacche la prima è quella del Generale Andrzej BÅ‚asik, capo di stato maggiore dell’aeronautica, considerato un esperto istruttore capace di volare con ogni condizione di tempo. Ma i russi non hanno specificato l’identità della seconda voce per “questioni etiche” legate alla famiglia del defunto. La tesi russa non cambia: le condizioni sfavorevoli hanno reso inevitabile l’errore umano.
I russi però non condividono le loro ricerche coi polacchi ed eludono la parziale inadeguatezza tecnologica del vecchio aeroporto di Smolensk, con uomini-radar che parlano solo russo. In questa concomitanza di avversità l’ipotesi più audace è che la voce senza nome sia proprio quella dell’ex presidente Kaczynsky, che non nascose mai la sua ferrea volontà di presenziare alla cerimonia commemorativa per il massacro di Katyn – senza sapere che stava per avvenire una seconda Katyn. Ma sono voci, allusioni, interrogativi in una realtà politica bloccata tra il trauma di Smolensk e l’incertezza sul futuro della Polonia.
Il candidato favorito alle imminenti elezioni presidenziali, col primo turno fissato per il 20 giugno, è BronisÅ‚aw Komorowski, attuale presidente pro-tempore, nonché presidente del Sejm, il parlamento polacco. Attualmente Komorowski riscuote un consenso stimato intorno al 43%, seguito al 36% dal gemello del defunto presidente Kaczynsky, JarosÅ‚aw, già primo ministro. La candidatura di Komorowski è sostenuta dai più alti circoli intellettuali e da figure di primo piano del mondo istituzionale.
Il compassato Komorowski contro il roboante Kaczynsky: la sfida è tra una riappacificazione nazionale all’insegna di un moderato centro-destra oppure una continuità nella politica destrorsa e conflittuale dei gemelli Kaczynsky. Ma i dilemmi della politica sono sommersi, letteralmente, dai possenti nubifragi che hanno colpito in questi giorni la Polonia, causando sei vittime. Tra Komorowski e JarosÅ‚aw Kaczynsky divampa una fumosa polemica per capire se questo disastro naturale è un motivo costituzionalmente fondato per rinviare le elezioni. Tormentata dalle tragedie e in un allarmante vuoto di potere, a Varsavia la classe dirigente si divide sulle date e sul diritto costituzionale.