La classifica dei più ricchi del rock

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La classifica dei più ricchi del rock

22 Maggio 2011

Quando il Sunday Times ne sforna una delle sue, la curiosità ha sempre la meglio: la "lista d’oro" stavolta riguarda gli “Inarrivabili” del rock, che stravivono di musica, ricchissimi anche se non sappiamo quanto felici e contenti. Gli occhi di tutto il mondo sono puntati su di loro, ma da quei sorrisi “stirati” che appaiono nelle copertine dei tabloid si evince poco. Bisogna andare a fondo per capire come vivono i miliardari del rock.

Una vita sregolata e tante donne diverse, come per il 47esimo in classifica, Mick Hucknall, frontman dei Simply Red, che in un’intervista al Guardian ha dimostrato, statistiche alla mano, di aver avuto ben 1.000 partner durante gli anni in cui i suoi incassi discografici gli garantivano dei wild party da far paura. Quanto a Mick Jagger (27esimo in classifica), è diventato protagonista dell’autobiografia scritta dalla sua ex moglie, Jerry Hall, e sono venuti alla luce un bel po’ di vizietti sul grande patriarca della musica rock.  Droga e donne anche nel suo caso, qualcuno nel mucchio mette anche Angelina Jolie. Jagger ha tre mogli con relativi cinque figli a carico, a cui va aggiunto un sesto riconosciuto recentemente, e chissà quanti altri piccoli stones sparsi per il mondo. Una bella preoccupazione, se consideriamo la mole di “autografi” da apporre sugli assegni familiari.

La “povera” Kylie Minogue, unica donna in lizza, è agli ultimi posti con “soli” 40.000.000 di sterline. Tale cifra le permette di fare cose di certo non ordiniarie: il suo Le Folies World Tour con un palco a forma di cuoricino dotato di 7 ascensori, 30 fontane, macchine volanti ed acrobati ben “proporzionati” per non creare imbarazzo nella “small-singer”, è stato realizzato al modico costo di 25 milioni di dollari. Noel and Liam Gallagher degli Oasis sono 37esimi con 63.000.000, una cifra che a detta dell’ex batterista Tony McCarroll i due dovrebbero utilizzare per risarcire le numerose autovetture distrutte nel loro passato di parcheggiatori. Mentre al 30esimo posto c’è un’altro esponente della vecchia guardia, che ancora continua a girare il mondo e cantare, Robert Plant, selvaggio vocalist dei Led Zeppelin, che con gli stessi jeans attillati di sempre si è dato alla carriera di solista.

Al primo posto, infine, c’è Clive Calder, un nome che forse dirà poco ai meno avvertiti ma che è il potentissimo co-fondatore dell’etichetta "Zomba Records", che ha tenuto banco sul mercato discografico fino agli anni Ottanta. Per farla breve Calder ha a disposizione un tesoro di un miliardo e trecento milioni di sterline. Nel mezzo incontriamo altri nome celebri come Sting (al nono posto) che nella sua tenuta fiorentina si mantiene giovane facendo meditazione, seguendo una dieta mediterranea e producendo quello di cui necessita. Finora è l’unico fra i nomi citati che abbia davvero avuto un’idea imprenditoriale, vendendo olio extravergine di oliva, miele e vino rosso sugli scaffali di Harrod’s.

I “Big-musicians” si danno molto da fare anche con la beneficenza e la filantropia, i ColdPlay allestiscono aste per poi devolvere gli incassi ai disagiati, offrono lezioni di musica per bambini poco fortunati; sulla stessa lunghezza d’onda pare muoversi il “Boss” Bruce Springsteen. Caso particolare Bono degli U2, che è da sempre in prima linea per la lotta alla povertà e alla difesa dell’ambiente; nel 2009 ha esortato i cittadini a pagare le tasse per combattere la fame nel mondo. Peccato che produca i suoi dischi nei Paesi Bassi, per pagarne meno lui, di tasse.