Nelle prossime settimane le Borse balleranno: prepararsi

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Nelle prossime settimane le Borse balleranno: prepararsi

31 Marzo 2012

Dopo le perdite dei giorni scorsi, i principali listini del Vecchio continente riescono a chiudere i primi tre mesi dell’anno con il segno più. In calo lo spread Btp/bund. In lieve rialzo i prezzi del petrolio, che restano però sotto i 104 dollari al barile. Milano ha chiuso +0,45%, Londra a +0,46%, Francoforte a +1,04% e Parigi a +1,26% spinta dal calo del deficit pubblico. In rialzo dell’1,24% l’Ibex di Madrid, con il governo che ha messo a punto la pesante manovra economica. In rialzo anche Wall Street, nonostante la pubblicazione dell’indicatore che fotografa l’attività economica nell’area di Chicago sia sceso a marzo a 62,2 punti rispetto ai 64 punti di febbraio.

Il Dow Jones ha guadagnato lo 0,50%, l’S&P lo 0,37%, mentre il Nasdaq ha lasciato sul terreno lo 0,25%. Per Wall Street, quello chiuso venerdì è stato il miglior primo trimestre degli ultimi 14 anni. A vedere la fotografia dei mercati, sarebbe utile chiedersi perché i listini americani ed europei dovrebbero salire e perché dovrebbero scendere. Alla prima domanda, la risposta potrebbe essere non per gli utili aziendali che crescono a bassi ritmi e con margini sempre più esigui, non per  la crescita economica che dà segni di rallentamento, non per la crisi dei debiti sovrani che si sta riacutizzando come dimostra lo spread del Btp e del Bonos. Per la seconda domanda la risposta potrebbe essere non per le quotazioni dei titoli azionari considerate eccessive, non per l’economia europea che rimane in recessione.

Di certo appare che i mercati finanziari abbiano scontato la timida ripresa economica americana e il miglioramento della crisi europea. Appare inoltre certo che i mercati siano in attesa, per gli utili trimestrali che inizieranno ad aprile con le società americane, per una altra tornata di QE – altra liquidità sui mercati in vista delle elezioni-, per le misure economiche dei Paesi europei per fronteggiare la crisi, per un ulteriore calo dei rendimenti dei Titoli di Stato e dello spread. E’ probabile che nelle prossime settimane le borse saranno un po’ in balia degli eventi e condizionate dai dati macro-economici. Assisteremo, forse, ad una altra piccola correzione, ma senza drammi.