Con Alfano per il bene del Paese (e per incalzare il Governo)
27 Novembre 2013
Tra il senso di responsabilità e il salto nel buio dagli esiti imprevedibili, qualcuno ha scelto la seconda opzione, forse incurante di mettere l’Italia in ginocchio dinanzi a un vicolo cieco. La conclusione del film, in verità, era ampiamente annunciata, ed è tra le ragioni che hanno portato alla nascita del Nuovo Centrodestra.
Non occorre sbraitare strumentalmente contro una legge di stabilità ancora migliorabile alla Camera, ma che per la prima volta dopo tanti anni ha il merito di invertire il trend sul fronte delle entrate; non aiuta il confuso balletto dei numeri montato ad arte per coprire la realtà di un estremismo che oggi prevale sulla ragione.
Angelino Alfano ha appena ribadito che il Nuovo Centrodestra proseguirà nel suo lavoro per il bene dell’Italia: incalzeremo il governo giorno per giorno, con spirito costruttivo, di modo che la sua azione possa rivelarsi ancora più incisiva sul terreno delle debolezze strutturali del Paese.
Mandare tutto a carte quarantotto non giova agli italiani, e neppure alle forze politiche che si dichiarano responsabili, a meno di non voler fare concorrenza a Grillo e alla sua demagogia. Le derive estremiste non appartengono al nostro album di famiglia: lasciamo che siano i simpatizzanti del “partito dello sfascio” a coltivare i loro propositi all’insegna del tanto peggio tanto meglio.