Non è stata la sinistra italiana a rottamare Estrela ma il Ppe
16 Dicembre 2013
Ma cosa è davvero successo al Parlamento europeo sulla risoluzione Estrela? Da quello che si è letto sulla nostra stampa, i renziani sono apparsi come gli eroi dell’astensione, coloro che hanno impedito che un documento ideologico e insensato ottenesse la maggioranza. In realtà la risoluzione Estrela non è mai stata sottoposta al voto, è semplicemente decaduta, perché è stato approvato prima un testo alternativo, presentato dal Ppe.
Primo, fondamentale dato di fatto: è grazie all’iniziativa politica del Ppe che la proposta della sinistra non è stata nemmeno votata. Secondo punto: la risoluzione del Ppe è passata anche grazie all’astensione di 35 parlamentari, tra cui i famosi 6 italiani, che però non sono stati numericamente decisivi. Dunque l’astensione dei parlamentari italiani della sinistra è un fatto apprezzabile, ma ininfluente, e può suscitare polemiche e discussioni solo all’interno della stessa sinistra.
La risoluzione che è stata approvata ribadiva un’ovvietà, ovvero che le materie di cui si è discusso sono, e restano, competenza dei singoli stati (“Il Parlamento europeo osserva che la formulazione e l’applicazione delle politiche in materia di salute sessuale e riproduttiva e relativi diritti nonché in materia di educazione sessuale nelle scuole è di competenza degli Stati membri”); votarla quindi non implicava una scelta difficile, un tradimento della propria appartenenza politica, ma confermava soltanto il normale rispetto degli ambiti di autonomia dei paesi dell’Unione.
La risoluzione Estrela, infatti, non sarebbe stata vincolante. Perché approvarla, allora? Per una volontà puramente ideologica, per ribadire che l’aborto è un diritto umano fondamentale, che le minorenni devono poter interrompere una gravidanza senza che i genitori ne siano informati, che l’obiezione di coscienza non è un diritto e va limitata, che l’educazione sessuale nelle scuole deve essere obbligatoria.
Un testo puramente ideologico anche perché i paesi che hanno attuato questo tipo di politiche (per esempio Svezia, Francia, Inghilterra) sono quelli con le maggiori percentuali di aborti in assoluto, e con spaventosi tassi di gravidanze e aborti tra le minori. Si tratta quindi di politiche fallimentari, che non dovrebbero essere esportate e proposte come buone pratiche. Ma l’ideologia ignora i numeri e le verifiche concrete, così come ignora il buon senso.