5/ Summer School. Tempo di saluti e una dedica a Marco Biagi

Banner Occidentale
Banner Occidentale
Dona oggi

Fai una donazione!

Gli articoli dell’Occidentale sono liberi perché vogliamo che li leggano tante persone. Ma scriverli, verificarli e pubblicarli ha un costo. Se hai a cuore un’informazione approfondita e accurata puoi darci una mano facendo una libera donazione da sostenitore online. Più saranno le donazioni verso l’Occidentale, più reportage e commenti potremo pubblicare.

5/ Summer School. Tempo di saluti e una dedica a Marco Biagi

07 Settembre 2007

Anche quest’anno è andata. Ultimo giorno a Frascati, e si respira
nell’aria. C’è più rilassatezza e l’entusiasmo non basta più a
nascondere la stanchezza. Eppure anche l’ultima giornata della Summer
School è stata all’altezza di questa edizione: due bellissime
presentazioni con studiosi di fama internazionale come Woods e Salin e
un dibattito “contro il ‘68” che è una dichiarazione di guerra
preventiva rispetto alle celebrazioni per il quarantennale del prossimo
anno. Vi prendono parte Roccella, Orsina, Pertici e Giorgia Meloni;
modera Telese. I più critici? I liberali, che ritengono il ’68 abbia
ingessato il sistema facendo fuori il liberalismo sia al livello delle
istituzioni sia al livello della cultura politica. I nostalgici? Gli
ex-missini. Parlano del ’68 come di un’occasione persa. E viene in
mente che Alessandro Giuli – l’autore del pamphlet dedicato allo
smarrimento culturale dei post-fascisti – non abbia poi tutti i torti.

A cena si è quasi allo sbraco, ma si resiste. L’epilogo è, come si
dice, di lotta e di governo; anzi, meglio, di governo e di lotta.
Perché gli studenti decidono di dedicare quest’edizione a Marco Biagi,
con una bellissima motivazione che insiste sull’etica della
responsabilità come virtù irrinunciabile per ogni autentico uomo di
cultura. E poi, in suo nome, annunziano la loro mobilitazione per il 20
ottobre, affinché la legge che porta il nome del professore ammazzato
non venga cancellata. Prima, però, c’è Gubbio da onorare, alla quale
ieri Frascati ha ceduto il testimone. Alcuni partono già nella notte.
Altri, tra i quali noi, li raggiungono al mattino svegliandosi alle
sei. Buona notte Frascati, e se è vero che non c’è due senza tre l’anno
prossimo sapremo fare ancora di meglio!