Renzi scopre che esistono le mamme (dopo aver sdoganato l’utero in affitto)
08 Maggio 2017
In perfetto stile crozziano, lanciando le nuove parole d’ordine (casa, lavoro, mamme) Renzi ha concluso così il suo discorso di rilancio: “Abbiamo portato le mamme a occuparsi di politica. Ora la politica si occupi delle mamme.” Non si capisce bene cosa significhi (dove sono tutte queste mamme renziane che si occupano di politica? E in che modo si è ottenuto questo ipotetico risultato?) ma l’importante è che in ogni discorso ci sia il calembour, l’ossimoro, l’iperbato, l’iperbole e tutto l’armamentario della retorica, per stupire l’uditorio. Per Renzi, parafrasando i poeti secenteschi, “della politica è il fin la meraviglia”.
Il bonus per le mamme non è una novità. E’ un’idea già sperimentata da passati governi, una piccola gratificazione che fa certamente piacere ma non incide sulla natalità e tantomeno sulle opportunità di lavoro per le donne. Insomma, restiamo nel campo dei segni di attenzione, non delle politiche per le donne o per la maternità, che richiederebbero investimenti consistenti e una profonda rivoluzione culturale. Come sempre Renzi offre una tartina e la spaccia per un pollo arrosto, convinto che il trucco sia tutto nella capacità di vendere bene il prodotto, facendo credere all’opinione pubblica che d’ora in poi le mamme saranno al centro delle scelte di governo.
Ma c’è un altro problema, non secondario: di quali mamme si parla? E’ proprio nell’era renziana che è stato sdoganato definitivamente l’utero in affitto, grazie al compromesso Renzi-Alfano sulle unioni civili. Il divieto contenuto nella legge 40, in teoria tuttora vigente, è stato ormai scavalcato dalle sentenze della magistratura, la quale però questa volta agisce su preciso input della legge sulle unioni civili, in particolare del comma 20. Le mamme, dunque, si possono reperire all’estero su catalogo, per la modica spesa di alcune decine di migliaia di euro, con la certezza che tornando in Italia non solo non si incorre in nessuna sanzione, ma il riconoscimento e l’adozione da parte del compagno saranno garantiti.
D’altra parte, il governo Renzi e il suo clone Gentiloni hanno favorito una politica di massiccia immigrazione, appaltando sostanzialmente il problema della natalità ad altri paesi e continenti. Tocca agli immigrati rimettere in pari la bilancia demografica, con una progressiva sostituzione delle mancate nascite italiane; tocca a loro ringiovanire la popolazione, quindi chi se ne importa se gli italiani non fanno più figli! Il timido tentativo del ministro della Salute di lanciare una campagna per la tutela della fertilità è stato affossato pochi mesi fa proprio da Renzi, lo stesso Renzi che oggi cerca di accreditarsi come paladino delle mamme. Ma ormai lo sappiamo, al neo segretario del Pd bastano i giochi di parole: i fatti sono tutt’un’altra cosa.